Salvate Sanremo da Beppe Grillo. Al leader del M5S piacciono le provocazioni e sa che la remota eventualità di un suo blitz all’Ariston sta facendo tremare la Rai. Sono due i biglietti in possesso del comico genovese che nei giorni scorsi ha fatto sapere via Twitter (dove tra l’altro ha 1.382.947 follower): “Martedì sarò a Sanremo. Prima fuori dall’Ariston e poi dentro”.
GRILLO E I GRILLINI INSEGUITI DA PIZZI. LE FOTO
Il tam tam è iniziato subito. Cosa ha in mente Grillo? Un comizio fuori dal teatro? Un’incursione in eurovisione? Un’occupazione della sala? Le piste sono tante e nessuna. Già, perché c’è anche l’eventualità che il portavoce a 5 Stelle nella città ligure neanche si presenti. Anche l’anno scorso infatti aveva annunciato la sua presenza (“Verremo a cantare a Sanremo”, aveva scritto sul suo blog in un post in cui attaccava la Rai e il conduttore da oltre 5 milioni di euro di contratto), ma poi non si è mai palesato. Poco importa però se l’obiettivo è far parlare di sé, soprattutto in un periodo in cui non si fa che parlare di Renzi.
I vertici di viale Mazzini per ora ostentano tranquillità. “Se Beppe Grillo verrà a vedere il Festival ci farà piacere. Tutto quello che accadrà fuori dal Teatro Ariston non è di nostra competenza. Non abbiamo considerato, né stiamo lavorando su ipotesi straordinarie. Come uomo di spettacolo, sa che uno spettacolo non si interrompe”, ha spiegato Giancarlo Leone, direttore di Rai 1.
E lo spettacolo nazionalpopolare più atteso d’Italia, Grillo lo conosce bene. Negli anni Ottanta ci è stato ben cinque volte. “Sanremo è la mia sconfitta”, ironizzava dal palco dell’Ariston nel 1989. Venticinque anni dopo, diventerà la sua vittoria?