“Il funzionario gli chiese dove andasse. E l’Ingenuo rispose: A sposarmi. Non è così semplice – disse il funzionario – Ci vogliono notai e preti, testimoni e contratti. L’Ingenuo lo guardò perplesso e disse: Siete dunque gente parecchio disonesta se vi ci vogliono tante precauzioni”
(Voltaire)
Quando si parla di debiti della Pubblica Amministrazione si fa sempre riferimento alle imprese, ma si dimentica che lo stesso problema vale anche per decine di migliaia di professionisti. Il ritardo medio nei pagamenti per i servizi professionali è infatti di circa 120 giorni, con punte di 180 che penalizzano soprattutto i più piccoli.
CONFASSOCIAZIONI accoglie dunque con favore il fatto che il nuovo governo abbia messo il pagamento dei debiti della PA tra i punti prioritari del suo programma, e si augura che il pagamento riguardi tutti, imprese e professionisti.
Quanto al modo per procedere in tempi brevi, la chiave potrebbe essere la cessione del debito da parte delle amministrazioni pubbliche a un ente pubblico di diritto privatistico – già esistente o da costituire ad hoc – da capitalizzare grazie al conferimento di una quota di patrimonio pubblico e che possa anticipare le somme dovute ai creditori, rivalendosi poi sulle amministrazioni debitrici.
Pagare i debiti pregressi è fondamentale per rimettere in circolazione alcune decine di miliardi, ma non basta. Bisogna evitare che l’accumulo di debiti possa ricrearsi nuovamente in futuro e cogliere l’occasione per riqualificare l’intera spesa pubblica.
In merito al primo punto, si dovrebbe rendere permanente il meccanismo che si metterà in piedi per il pagamento straordinario. Sul secondo, è necessaria l’adozione immediata ed obbligatoria per tutta la PA dei costi standard con appalti centralizzati CONSIP e Authority indipendente per le Uscite, che controlli con rapporti mensili la spending review e lo svolgimenti degli appalti stessi con poteri sanzionatori.