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Ecco come De Benedetti va in Barca per far salpare la repubblica di Renzi

“Non amo gli assalti. Sono sotto pressione, Nichi, una pressione che è crescente… Ma io non ci penso proprio, tanto per essere chiaro, ma proprio proprio!”. E’ quanto ha detto l’ex ministro in quota Pd, Fabrizio Barca, in uno scherzo architettato da La Zanzara su Radio 24, ad un imitatore di Nichi Vendola che gli chiedeva informazioni sulle voci che lo vogliono prossimo ministro dell’Economia.

LE FRASI DEL VERO BARCA AL FINTO VENDOLA

“Ho parlato con Graziano (Del Rio, ndr) e pensavo 48 ore fa di averla stoppata questa cosa. Se fallisce anche questa è un disastro, però non possono pretendere che le persone facciano violenza ai propri metodi, ai propri pensieri, alla propria cultura. Quindi sono stato proprio chiarissimo, evitiamo che nasca una cosa alla quale vengo forzato”, ha aggiunto Barca nell’audio trasmesso dalla trasmissione di Radio 24.

L’INGEGNERE RENZIANO BISTRATTATO

“Poi – prosegue Barca, secondo una nota diffusa dall’emittente – è iniziata la sarabanda del paron della Repubblica che continua… Lui non si rende conto che io più vedo un imprenditore dietro un’operazione politica, più ho conferma di tutte le mie preoccupazioni. Un imprenditore che si fa sentire”. Ma di chi parli?, chiede il finto Vendola: “Del padrone della Repubblica, con un forcing diretto di sms, attraverso un suo giornalista, con una cosa che hanno lanciato sul sito “chi vorresti come ministro dell’Economia” dove ho metà dei consensi”. Questi sono i metodi. Legittimi, per carità. Questo è il modo di forzare, di scegliere, di discutere. Non una volta chiedendomi: ma se lo fai cosa fai? Se io dico che voglio fare una patrimoniale da 400 miliardi di euro, cosa che secondo me va fatta, tu cosa rispondi? Mi dici che va bene?”.

L’AVVENTURISMO RENZIANO DENUNCIATO DA BARCA

Mi sembra fantapolitica, dice ancora il finto Vendola. “Nichi – prosegue Barca – è una cosa” dove “non c’è un’idea, c’è un livello di avventurismo. Non essendoci un’idea, siamo agli slogan. Questo mi rattrista, sto male, sono preoccupatissimo perché vedo uno sfarinamento veramente impressionante”. Dunque hai rifiutato?, insiste il finto Vendola: “Ho rifiutato secco. Ieri ho dovuto scrivere un messaggio. Attraverso la Annunziata mi è arrivato un messaggio: ma se ti chiama il presidente? Ho dovuto mandare un sms scritto così: ‘Vi prego di non farmi arrivare nessuna telefonata’”. “Sono colpito – dice ancora Barca – dall’insistenza, il segno della loro confusione e disperazione. E poi in tutto questo ovviamente io dovrei essere quello tuo e ovviamente c’è pure la copertura a sinistra. Sono fuori, sono fuori di testa!”.

LE ALTRE DOMANDE DEL FINTO VENDOLA

Ma Matteo ti ha detto qualcosa in particolare?, chiede “Vendola”: “No, lui no. Tutto questo non capendo neanche le persone. Se mi chiami, vengo, ci vediamo mezz’ora, ti spiego in cinque minuti e ti do anche qualche consiglio perché io sono fatto così. No, invece tutto questo attraverso terzi, quarti, quinti, un imprenditore…”. Il finto Vendola accenna poi a “questo governo con I diversamente berlusconiani”. E Barca replica: “Certo, certo, cosa è cambiato?”. “E poi non si ha idea entrando dentro cosa fai. C’è anche una questione di rapporti di fiducia”. In che senso, incalza Vendola. “C’è una cosa – dice Barca – che si chiama umanità. Io penso che in tutta questa vicenda oltre alla irresponsabilità politica, ci sia anche un elemento disumanizzante. Cioè, il metodo è contenuto… Tutto questo e’ avvenuto con irresponsabilità e dei modi, con un livello di personalismo, con un passaggio all’io…”.


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