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Chi è Giuseppe di Fabio, l’italiano arrestato in Venezuela

Giuseppe di Fabio

Dal 4 febbraio non si hanno notizie del giovane italo-venezuelano Giuseppe di Fabio. Partecipava in una manifestazione contro il governo di Nicolás Maduro ed è stato arrestato dalle forze armate venezuelane nelle vicinanze dell’albergo Venetur (Porlamar), dove alloggiava la squadra cubana di baseball che partecipava alla “Serie del Caribe”.

L’ATTIVITÀ POLITICA
A soli 23 anni, il ragazzo è un attivo sostenitore del movimento d’opposizione Voluntad popular. Il leader e fondatore del movimento, Leopoldo López, è stato arrestato lo scorso 18 febbraio a Caracas. Di Fabio è originario di Corvara, nel pescarese, ed è consigliere municipale di Maneiro, una zona dell’isola di Margarita in Venezuela.

L’ACCUSA
Di Fabio è stato accusato dal procuratore Erarthy Salazar “di associazione per delinquere, istigazione alla violenza e resistenza a pubblico ufficiale”. Insieme a Di Fabio sono stati arrestati Carlos Jiménez Ortega, Carlos Carrera Hernández, David Corzo Ramos, Jackson González Valero, Simón Rodríguez Marcano e Nelson Hernández Quijada, tutti sostenitori del movimento d’opposizione Voluntad popular.

ITALIANO IN VENEZUELA
Il consigliere Massimiliano Lagi, capo ufficio stampa della Farnesina, ha confermato via telefonica a Formiche.net che il giovane ha la doppia cittadinanza ed è stato arrestato dalle forze armate venezuelane a Margarita. Ora però è nel centro di reclusione di Puente Ayala nella città di Barcelona, stato Anzoátegui.

LA COMUNITÀ ITALIANA IN VENEZUELA
L’ambasciata italiana e la Farnesina si sono attivati sul caso e stanno offrendo alla famiglia tutta l’assistenza consolare possibile. Lagi ha ricordato che “essendo anche cittadino venezuelano, Di Fabio deve rispondere alle autorità del paese che sapranno come trattarlo in casa loro”.

L’APPELLO ALLA BONINO
Il consigliere regionale abruzzese di Forza Italia, Ricardo Chiavaroli, ha rivolto un appello – pubblicato dal quotidiano Il Centro – al ministro degli Esteri Emma Bonino affinché, “pur nella riservatezza diplomatica utile in simili casi, si abbiamo notizie di Giuseppe Di Fabio e si possa al più presto procedere alla sua liberazione”.

La sorella di Giuseppe Di Fabio, Rosalia Isabel, vive a Castiglione a Casauria (Pescara), e ha chiesto l’intervento del governo italiano nel caso. Da una settimana non ci sono notizie delle condizioni di Di Fabio.



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