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Letta, la convinzione di convincere, il miraggio Renzi

teatrinodellapolitica.com / @TeatrinPolitica *

Enrico Letta, povero lui, è convinto di convincere. E vuol convincere i suoi del Pd, che però sembrano non volersi far convincere. Questo il quadro, instabile più di sempre.

Un nuovo cambio al vertice del Governo ci si para di fronte: sarebbe il terzo, in poco più di due anni, per di più senza elezioni.

Sarà che essere la XVII Legislatura vuol dire già non nascere sotto i migliori auspici, ma se la XVIII ci riserverà un nuovo primo ministro nelle fattezze di Fonzie Renzi, siamo così certi che questo sia un bene? Secondo il Teatrino della Politica no, e per tante, troppe ragioni. Sicuramente queste:

1) nessuna consultazione elettorale ha dato le redini in mano a Renzi;

2)  la maggioranza che potrebbe sostenerlo sarebbe a dir poco eterogenea, andando da Giovanardi a (forse) Sel, con una spruzzata di fuoriusciti 5 Stelle;

3) su quale base programmatica Renzi potrà governare? Quella fin qui ondivaga e portata avanti dai suoi baby collaboratori o quella schiacciata sui “soliti” temi (pubblico impiego, buonismo & sindacati, mischi il tutto e lasci riposare)?

Nel momento in cui anche la Lega apre al sindaco di Firenze, la cura contro il male dell’immobilismo del governo Letta potrebbe rivelarsi un boomerang di proporzioni epiche… con un leader della sinistra di nuovo bruciato. Meglio elezioni, senza dubbio.

Buon divertimento!


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