Nelle gare di atletica leggera il cambio tra un atleta e un altro avviene tramite il passaggio del testimone, una bacchetta di legno o di materiale plastico che attesta l’avvenuta successione, e che deve accompagnare la squadra dall’inizio alla fine della gara (Fonte: Wikipedia).
Simone Collio (a sinistra), esulta con Emanuele Di Gregorio dopo la vittoria della squadra italiana della medaglia d’argento con la staffetta agli Europei di Barcellona 2010
Non soltanto nell’atletica leggera, ma anche nel ciclismo, nel nuoto e in altri sport esiste la c.d. staffetta. Metaforicamente parlando – la politica italiana e noi cittadini – ieri sera abbiamo assistito ad un nuovo esempio di staffetta, il passaggio di testimone tra il Premier Enrico Letta e il nuovo Segretario del PD Matteo Renzi.
Una scelta forzata ma già progettata mentalmente giorni addietro, impossibile da contrastare, anche con valide argomentazioni.
Di cosa stiamo parlando? E dove stiamo andando?
Stiamo camminando su un filo molto sottile.
Frankie hi nrg “Nostradamus” nel 2003 aveva previsto tutto nel testo di una sua canzone dal titolo emblematico “Rap lamento”, dove possiamo leggere di seguito un passaggio fondamentale, che riporto testualmente:
“Qui stanno convincendo il pubblico a pagare senza scegliere, abbonandosi al satellite e restando tutti a casa, usando il nome di “Repubblica” per tutta un’altra cosa”.
Immaginate di stare seduti sul divano di casa vostra a guardare i talent show in Tv e di non dover più andare a votare e di non dover più scegliere la strada politica da percorrere in futuro perché ci sarà chi lo farà al posto vostro, senza chiedere la vostra opinione. Comodo no?
Cosa? Vi sentite derubati dei vostri diritti?
No? Allora cosa?
Fa un pò male? Cosa vi fa male?
Sotto la schiena? Spiegatevi meglio?
Vi sentite inculati?
Da chi?
Dalla politica italiana?
Ah.
Conclusione: Questa è la più grande fregatura per i diritti di noi cittadini dopo aver subito passivamente le scelte di un Governo tecnico che doveva rimettere a posto i conti e restituire la nostra dignità e credibilità internazionale. Oggi siamo allo stesso punto di prima e abbiamo un partito di centrosinistra che in maniera assolutamente discrezionale e senza possibilità di replica decide nelle stanze della sua segreteria politica come sostituire le pedine dell’esecutivo. E stiamo offrendo nuovo ossigeno a quei movimenti stellati che stavano perdendo consenso.
Al di là del ricambio generazionale da noi giovani auspicato, quello che spero è che ci sarà davvero un cambiamento ponderato e giusto nel corso di questi cinque lunghi anni, e che non si ricominci con altre tarantelle apicelliane di recente memoria. Altrimenti l’alternativa sarà tornare a votare.
Di Daniele Urciuolo
