È nata in Marocco nel 1977 ma a cinque anni si è trasferita in Francia, dove il padre lavorava come operaio, grazie ad un programma di raggiungimento famigliare che ha concesso il permesso di soggiorno a lei e sua mamma. Najat Vallaud-Belkacem ha sempre avuto passione politica: non aveva ancora compiuto 25 anni ed è entrata a far parte del Partito socialista. Ha diretto con scarso successo la campagna elettorale di Ségolène Royal nel 2007. Ma nel 2012 è cominciato il decollo quando il presidente francese François Hollande l’ha nominata ministra dei Diritti della donna e portavoce del governo. Ora ci mette la faccia, riuscendo a gestire i disastri del capo dell’Eliseo.
IL VOLTO POST-HOLLANDE
Sempre sorridente, con carisma e gran capacità comunicativa, Vallaud-Belkacem è l’arma migliore del governo francese in questo momento di crisi. A differenza degli altri membri dell’esecutivo, ha un prestigio che è aumentato con il tempo. Secondo un recente sondaggio di OpinionWay, la portavoce di Hollande è il politico più amato della Francia (49% ). Molto più del ministro dell’Interno, Manuel Valls, che ha perso il 12% dopo l’affaire Dieudonné. La stampa francese crede che sarà lei a prendere il testimone dell’era post-Hollande.
LA CARRIERA POLITICA
Laureata in Scienze politiche alla Sorbona di Parigi, è stata bocciata due volte all’esame per l’abilitazione professionale, ma non si è scoraggiata e alla fine è riuscita a diventare giurista. All’interno del partito ha avuto la protezione di Gérard Collomb, sindaco di Lyon e dal 2004 è diventata Consigliere regionale di Rhône-Alpes. Nel 2011 venne scelta come portavoce di Hollande.
LA NUOVA RAMA YADE
Dal 2005 è sposata con Boris Vallaud, capo di Gabinetto del ministro dell’Industria Arnaud Montebourg. Vallaud-Belkacem è mamma di due gemelli. Il quotidiano Le Figarò l’ha nominata “la nuova Rama Yade”, perché pare avere lo stesso dinamismo e la freschezza che contraddistinguevano la segretaria di Stato per lo sport dell’ex presidente Nicolas Sarkozy.
