Fiducia al buio per il governo Renzi.
Il foglio excel con i punti precisi del programma che Matteo Renzi stava preparando da settimane, forse da mesi, lo ha dimenticato a Firenze o al Largo del Nazareno. Così il Parlamento ha dato la fiducia al governo Renzi sulla fiducia.
(UMBERTO PIZZI SI E’ AGGIRATO IN PARLAMENTO… ECCO LE FOTO)
A parte la (giusta) ossessione per la stabilità degli edifici scolastici, e i peana alla seconda economia manifatturiera d’Europa e qualche altro refrain renziano, non si sono ascoltate idee forti su economia, esteri, europa, ambiente, difesa, industria ed energia.
(MATTEO RENZI SHOW AL SENATO. TUTTE LE FOTO DI PIZZI)
Ma di sicuro i ministri avranno piani definiti (anche perché alcuni proseguiranno il lavoro già impostato nel governo Letta) e il nuovo premier detterà le priorità: vitalismo e fantasia non difettano al sindaco di Firenze, ora sindaco d’Italia.
(MINISTRI E PREMIER SCRUTATI DA UMBERTO PIZZI…)
Quello che però continua a languire è la chiarezza sui veri motivi perché il governo Letta sia stato rottamato. I vaghi rilievi su lentezza, confusione e scarsa incisività non convincono, considerato che la coalizione che sostiene il governo Renzi è la stessa dell’esecutivo Letta. E che non pochi ministri e sottosegretari fanno parte del governo che da pochi minuti ha avuto la fiducia. O forse il vero motivo, oltre a quello adombrato da Emanuele Macaluso, è che alla fine tutto dipenda dal manico: cambiato premier, cambia tutto.
Una speranza del genere – per la complessità di governare una nazione, come ha ricordato a Formiche.net il sociologo Luciano Pellicani – può essere foriera di illusioni e di delusioni. Speriamo di sbagliarci, ovviamente, e rinnoviamo gli auguri di buon lavoro al governo Renzi.