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Ecco come e quanto discutono in Scelta Civica del governo Renzi che verrà

È stato convocato per lunedì prossimo il direttivo nazionale di Italia Futura, per discutere di “novità rilevanti” (così è scritto nella convocazione ricevuta dai responsabili). In ambienti del pensatoio montezemoliano in passato diretto da Andrea Romano e poi da Nicola Rossi, si vocifera che si tratti dell’intenzione di Luca Cordero di Montezemolo, e anche del montezemoliano Carlo Calenda, di rivitalizzare Italia Futura. Ma le indiscrezioni non trovano conferme.

Ma qualunque sia l’assetto del nuovo governo, cioè indipendentemente dal ruolo che il viceministro allo Sviluppo nel governo Letta, Calenda avrà, all’interno di Scelta Civica si delineano due visioni, quella del nucleo di montezemoliani doc (Calenda, Irene Tinagli e Alberto Bombassei) e quella del gruppo formato da Stefania Giannini (segretario di Scelta Civica), Andrea Romano, Gianluca Susta e Benedetto Della Vedova.

In questo quadro si inserirebbe una lettera inviata da Bombassei a tutti i parlamentari e responsabili regionali di Scelta Civica, in cui il presidente di SC e patron di Brembo ha chiesto di fatto alla Giannini di ritirare la sua disponibilità a fare il ministro dell’Istruzione, per sostenere come SC altre rivendicazioni sui ministeri del Lavoro e dello Sviluppo; auspicando così per la Giannini un proseguimento nella funzione di segretaria politica del movimento (con l’unica eccezione del vicepremierato, nel caso in cui Renzi chieda ai segretari di partito di entrare come vicepremier senza deleghe al governo).


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