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Siamo alla farsa Renzi-Verdini?

Prendersi ieri del “traditore” e dell’ “utile idiota” dal Cavaliere, nel suo comizio in Sardegna, non deve essere stato simpatico per Alfano.

Così come non sarà suonata bene all’orecchio di Napolitano l’accusa del “golpe” formulata da Berlusconi a proposito del cambio della guida di governo con Monti nel Novembre del 2011, e quella di “poco democratico” riferita a ciò che accade in queste ore al Quirinale.

Gli è che il pischello fiorentino, forte del consenso del 4% degli italiani, senza alcun mandato elettorale, si appresta a costituire un governo alla velocità di Speedy Gonzales, spinto da Napolitano e dalla Merkel come mai era successo prima.

Ad Alfano e agli amici del NCD e a quelli di Mauro e dei Popolari per l’Italia spetta il compito di sostenere Renzi nel “perimetro della stessa maggioranza” del governo Letta.

Hanno fatto la faccia dell’arme, chiedendo tempo e sicurezza sul piano dei contenuti che dovranno essere molto innovativi.

Pare che, in caso di difficoltà, siano pronte alla bisogna le truppe di Verdini a sostegno di Renzi.

Siamo alla confusione politica più totale, degna delle peggiori rappresentazioni dell’italico trasformismo parlamentare che ci portiamo appresso dalla fine del XIX secolo.

Davvero si doveva arrivare a questo, solo perché Napolitano non ha voluto passare attraverso l’unica forma di legittimazione del potere politico e di governo, ossia le elezioni politiche anticipate?

Ci pensino su bene Alfano e Mauro prima di acconsentire. Il gioco del duo Renzi-Verdini, se proprio deve riuscire, che avvenga allo scoperto e senza i prestigiatori fiorentini lesti di lingua e di mano. L’idea di una doppia maggioranza, una a sostegno del governo, e una parlamentare per le riforme retta dal Cavaliere dimezzato, è una farsa tragicomica da non mettere in scena.

Meglio andare a votare.



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