Tempo fa avevamo appoggiato la petizione di CitizenGO che chiedeva il ritiro del documento “Standard per l’educazione sessuale in Europa” da parte dell’OMS, in quando consideravamo il testo ideologicamente inadatto, irrispettoso della libertà di educazione e della sussidiarietà, pervaso di propaganda gender e promotore di un’idea troppo semplicistica e materialistica della sessualità, priva di qualsiasi profondità etica e relazionale.
LE CRITICITA’
Ora si scopre che si tratta di ben altro: non solo il testo è inaccettabile per i suoi contenuti, ma (secondo quanto dimostra questo interessante articolo pubblicato su ilsussidiario.net) anche per le modalità della sua stesura e pubblicazione. Innanzitutto, nonostante il titolo possa trarre in inganno, il documento non compare tra le pubblicazioni ufficiali dell’OMS-Europa né dell’OMS come ente ONU centrale. Infatti, il testo non proviene dall’OMS, ma ne riporta in copertina il logo solo a scopo di prestigio. Al contrario, tutti i 19 esperti responsabili del documento sono legati all’International Planned Parenthood Federation, una potente lobby abortista che promuove da decenni politiche e iniziative tutt’altro che ideologicamente neutrali o asettiche. In ogni caso, occorre ricordare che l?OMS è un ente politico, in cui le decisioni vengono prese a maggioranza dai delegati dei singoli Stati e non in base a una discussione scientifica.
CHI HA REDATTO IL DOCUMENTO
Il documento è stato redatto a cura del BzgA, un ente del Ministero della Salute tedesco che qualche anno fa è stato pesantemente attaccato per un opuscolo che promuoveva la masturbazione infantile da parte dei genitori (basti pensare che ad un certo punto si leggeva: “i padri dimostrano un deprecabile disinteresse per la vagina delle proprie bambine”). Il documento con timbro dell’OMS è in realtà quasi identico ad alcune pubblicazione precedenti dell’IPPF, e avrebbe dovuto costituire la base per una successiva discussione con i rappresentanti degli Stati membri nel corso di un’apposita conferenza continentale, in realtà mai convocata. Nonostante questo, il testo è stato pubblicato in modo subdolo con la dicitura “Standards” (solitamente riservata ai documenti ufficiali dell’OMS) e con il timbro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tutto ciò grazie alla dottoressa Gunta Lazdane, adviser per l’ufficio europeo dell’OMS e intimamente collegata all’International Planned Parenthood Federation e alla promozione dei cosiddetti “diritti sessuali e riproduttivi”.
LE MOTIVAZIONI
Oltretutto, pur essendo datato 2010, il documento in questione è stato diffuso solo tre anni dopo (alla fine del 2013), esattamente nel momento in cui il Parlamento Europeo era impegnato a discutere sul rapporto Estrela in materia di “Salute e diritti sessuali e riproduttivi” (anch’esso scritto e promosso dall’IPPF). Ciò fa pensare che “Standard per l’educazione sessuale in Europa” servisse per dare legittimità politica e scientifica allo stesso rapporto Estrella, successivamente respinto dal voto del Parlamento Europeo.
LA DISTRUZIONE DELLA FAMIGLIA
Risulta chiaro come questo documento sia opera di precisi gruppi d’interesse, che cercano la legittimazione di enti politici e scientifici nazionali e sovranazionali per imporre globalmente il loro disegno ideologico che mira alla distruzione della famiglia. Come dimostrano molti altri casi (ad esempio, l’aggressione dell’ONU alla Chiesa cattolica in materia di pedofilia, in realtà finalizzata a imporre un cambio di vedute alla Santa sede in tema di aborto e matrimonio), le Nazioni Unite e i loro enti si dimostrano tutt’altro che neutrali e al di sopra delle parti, ma al contrario mostrano di essere gli strumenti e i partner di potenti lobby.
LA PETIZIONE
Invito quindi a sottoscrivere questa iniziativa di CitizenGO (http://www.citizengo.org/it/