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IL MASSACRO DI KIEV Non regge la tregua proclamata dal presidente Viktor Yanukovich e piazza Maidan si trasforma in un teatro di guerra, dove giovedì hanno perso la vita un centinaio di manifestanti, e almeno 500 sono rimasti feriti, negli scontri tra le range radicali della protesta filo-europea e anti-governativa e la polizia (Repubblica).
La dinamica I dimostranti accusano le forze di sicurezza di aver tentato l’assalto alle barricate. Il governo ammette per la prima volta l’uso di proiettili veri da parte degli agenti, ma parla di “legittima difesa” (La Stampa). La paura è che ora Yanukovich scelga di schierare l’esercito (New York Times).
Evitare la guerra civile Il governo ha invitato i ribelli a consegnare “volontariamente le armi”, ma dal carcere la leader dell’opposizione Yulia Tymoshenko chiede che il presidente ucraino sia processato per strage (TMNews). Per salvare l’Ucraina servirebbe una riconciliazione nazionale, spiega Romano Prodi sul New York Times. Intanto Yanukovich perde il sostegno di decine di alleati politici, compreso il sindaco di Kiev, che ha rassegnato le dimissioni per protesta contro la carneficina.