Seconda città della Germania per popolazione dopo Berlino con oltre 1,7 milioni di abitanti, un PIL di 120 miliardi nel 2012 (il 3,6% di quello tedesco), forte del secondo porto container europeo, numero 14 al mondo per TEU movimentati (8,9 milioni nell’anno di crisi 2012), Amburgo è l’antica città stato dell’Hansa tedesca, comunione d’interessi di mercanti che si dà strutture permanenti già nel XII° secolo, e oggi punta a diventare un centro europeo dell’innovazione.
Dal marzo del 2011 il governo della città stato, il Senato, eletto per quattro anni dai membri della Bürgerschaft, ossia il Parlamento del Land, è un monocolore socialdemocratico guidato dal Sindaco Olaf Scholz e dalla sua Vice, Senatrice Dorothee Stapelfeldt. Personalità di punta della SPD, già membro del Bundestag, Scholz è stato a capo del gruppo parlamentare del partito prima di diventare Ministro del Lavoro nel primo governo di coalizione guidato dalla Cancelliera Merkel nel 2007. Scholz ha idee precise sulle cose da fare. In primo luogo un grande piano di edilizia popolare che consentirà anche di contenere gli aumenti degli affitti. Considerato un pragmatico, vicino alle esigenze della comunità mercantile e della borghesia produttiva amburghese – lui stesso proviene da una famiglia di commercianti di tessuti – il Sindaco è attento alle esigenze di competitività dell’industria e del porto, ma anche consapevole dell’importanza delle tecnologie pulite per il futuro e lo sviluppo della città, in cui hanno sede alcune delle maggiori industrie dell’eolico con nomi come Nordex, PowerWind, RWE Innogy, Siemens AG, Vestas Offshore, Vattenfal.
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