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Assicurazioni auto, cresce il numero di incidenti contromano

L’Asaps parla anche del problema della guida in stato di ebbrezza, un vizio che incide sulle assicurazioni auto con il diritto di rivalsa delle compagnie.

Guidare un’automobile richiede maturità, prudenza e la necessità di stipulare un’assicurazione auto. L’imprevisto può sempre capitare e, fra l’altro, la polizza auto è obbligatoria, quindi all’automobilista attento non resta che cercare di risparmiare il più possibile. Per fare ciò, in molti si rivolgono  portali web dove porre le assicurazioni auto migliori a confronto e individuare la più adatta, tagliando le spese di diversi euro.

D’altronde, la crisi italiana ha fatto rivedere totalmente l’approccio degli italiani verso i consumi e le assicurazioni italiane sono le più care d’Europa, logorando ulteriormente una situazione già drammatica. Se risparmiare è, per alcuni, una risorsa utile, per altri si configura come una necessità imprescindibile.

Per poter scegliere in modo che non vengano intaccati in maniera eccessiva i propri risparmi, può essere un’ottima decisione quella di affidarsi ai portali di confronto online. Le offerte, infatti, si differenziano in base al tipo di garanzie di cui necessitiamo, delle eventuali particolarità dell’auto e ancora del posto in cui viviamo.

Va ricordato poi che le compagnie assicuratrici adottano dei comportamenti ad hoc anche nel caso di incidenti stradali: qualora l’incidente sia causato da noi e le nostre condizioni al volante non siano quelle dettate dal buonsenso e dalla prudenza, la compagnia potrà vantare un diritto di rivalsa nei nostri confronti quando chi ha subito il danno verrà risarcito.

Una di queste situazioni è quella della guida in stato di ebbrezza, un vizio che non solo può costare caro a chi guida in tali condizioni ma purtroppo anche a chi ne subisce l’effetto in caso di incidente. Si tratta di una vera e propria piaga anche nel nostro Paese, dove, come in questi giorni sottolinea l’Asaps, pare siano aumentati casi simili. Vediamo insieme i dettagli spaventosi di questa ricerca.

Secondo lo studio infatti sarebbe aumentato nel 2013 il numero degli incidenti causati da persone contromano, un evento che spesso si verifica sotto l’effetto di alcolici. L’Osservatorio il Centauro – Asaps ha infatti osservato come nel 2012 si era assistito a una flessione di tali eventi, per poi crescere ancora in modo preoccupante nel 2013 per una percentuale pari al +3,69%.

309 eventi di questo genere solo nello scorso anno, contro i 298 del 2012: dei casi dello scorso anno, il 6,5% ha portato a decessi di automobilisti e passeggeri (per l’equivalente di 20 casi e 21 morti), una flessione nella mortalità del -12% rispetto al 2012, quando gli incidenti che hanno causato decessi sono stati 21, per 24 persone morte.

Diminuito anche il numero di feriti nel 2013, per un numero comunque molto alto, pari a 164 persone, rispetto ai 183 feriti del 2012: si riscontra una flessione del -11,83%.

Anche se però si registrano meno episodi mortali, gli incidenti nel 2013 non accennano a diminuire e coinvolgono nella maggior parte dei casi (133 eventi per una percentuale del 43%) autostrade e strade con carreggiate separate. Si registra in questi casi un aumento rispetto al 2012 (119 eventi), mentre nel 2013 cala il numero di incidenti avvenuti su strade ordinarie per un -32% rispetto al 2012.

Si tratta di episodi che avvengono prevalentemente durante la notte (244 eventi per il 79% del totale) e la lieve diminuzione degli automobilisti che causano tali incidenti in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe (63 contro i 67 del 2012) non tradisce un pericoloso trend presente nel nostro Paese.

Per quali altri motivi si guida contromano? Per inseguimenti, nel 21,4% dei casi, per sfuggire ai controlli delle forze di Polizia, che – come registrato dai dati Asaps – sono riuscite a evitare scontri frontali nel 33,3% dei casi.

Gli stranieri hanno causato episodi di guida contromano nel 18,1% dei casi (diminuiti del 27% rispetto al 2012), gli anziani per il 14,2% (anch’essi in diminuzione rispetto al 2012) degli eventi e le donne per il 12% (percentuale che resta costante nel tempo).

Le regioni italiane più coinvolte sono poi il Veneto e la Lombardia con 38 casi, a seguire l’Emilia Romagna con 31 episodi e la Sicilia con 24. Oltre il terzo posto ecco la Toscana con 23 episodi, La Puglia con 22 e la Campania con 21. Seguono poi i 18 casi del Lazio e i 15 del Piemonte mentre la Basilicata si mostra in questo la più virtuosa con zero casi registrati.

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