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Denunciate le grandi banche per illeciti sui conti correnti

Adusbef e Federconsumatori denunciano soprusi e atti illeciti sui conti correnti da parte delle banche italiane.

Quando un consumatore decide di affidarsi ad un istituto di credito per la gestione del proprio denaro, sceglie quello che gli è più vicino in termini di convenienza economica e aderenza alle esigenze personali di consumo. Al fine di effettuare una scelta vantaggiosa è possibile mettere i prodotti Fineco a confronto con quelli di un’altra banca al fine di individuare quello più vicino alle personali esigenze di ciascuno, benché l’offerta bancaria tenda perlopiù ad uniformarsi in quanto a condizioni generali offerte alla clientela.

 

E’ possibile comparare anche i migliori conti correnti oppure i migliori conti deposito, per esempio, per verificare che effettivamente la scelta sia quella più giusta. Dopo i richiami dell’Adusbef, infatti, l’Abi e Bankitalia avevano risposto con un obbligo verso le banche di disporre di conti correnti semplici e modesti, che a costi ribassati avrebbero permesso ai correntisti di gestire a costi modici il loro denaro, che di fatto erano obbligati a farlo tramite un conto corrente bancario.

 

 

Non è raro infatti, incontrare offerte molto dispendiose e poco convenienti o ancora peggio, non è difficile incappare in casi di illeceità da parte delle banche nell’offerta di uno strumento finanziario come il conto corrente. Nel 2011 il Governo Monti aveva varato il Decreto Salva Italia che di fatto imponeva l’utilizzo del conto corrente bancario per l’accredito di stipendi, pensioni e pagamenti che superassero i 1000 euro: questa manovra era stata vista come un palese favoreggiamento delle banche e le polemiche non avevano tardato a farsi sentire.

 

I conti correnti “semplici” e modesti, sono spesso più che altro dei tabù e solo 16 istituti di credito su 690 presenti in Italia, li hanno realmente messi a disposizione. A dimostrarlo, infatti, i costi medi in Italia del conto corrente che sono pari a 348 euro annui, contro i 114 euro della media europea.

 

In teoria, infatti, le grandi banche come Unicredit, Ubi, Bpm, Monte dei Paschi, Banca Intesa e così via, avrebbero dovuto mettere conti correnti con canone onnicomprensivo dove si sarebbero esclusi oneri e commissioni a carico del cliente (a parte il canone e gli oneri fiscali che prevede la legge), cosa che invece è sempre più rara trovare.

 

Un altro motivo di denuncia arriva dal settore mutui: anche qui, le pratiche scorrette non mancano perché pare che le banche continuino ad obbligare i clienti alla stipula della copertura assicurativa a corredo del contratto di mutuo per la casa o addirittura, obbligandoli ad aprire un conto corrente per poter usufruire del finanziamento.

 

La legge infatti, prevede che i cliente sia libero di scegliere la polizza che più gli aggrada senza necessariamente passare dall’offerta dell’istituto di credito presso il quale sta aprendo il mutuo.

 

Il clima di illegalità continua a rimanere diffuso e Adusbef e Federconsumatori continuano la loro lotta contro il libero arbitrio delle banche a discapito dei consumatori, che oltre ad essere correntisti sono soprattutto risparmiatori costantemente raggirati dal sistema bancario.

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