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Ecco la Fincantieri di Bono che andrà in Borsa

Il consiglio di amministrazione di Fincantieri ha esaminato e approvato il  bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio relativi all’anno 2013. Ecco tutti i dati salienti del gruppo guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Bono, in vista della privatizzazione parziale decisa dal governo Letta e che proseguirà con l’esecutivo Renzi.

I NUMERI

In un contesto di mercato che, pur manifestando segnali di ripresa, rimane difficile, il Gruppo ha raggiunto ricavi per euro 3.811 milioni, un EBITDA per euro 298 milioni e un risultato d’esercizio di euro 85 milioni, dopo aver scontato oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti per euro 80 milioni.

ANDAMENTO FINANZIARIO

La posizione finanziaria netta risulta essere negativa per euro 155 milioni, tenuto ovviamente conto dell’esborso per l’acquisizione di VARD Holdings Limited, una delle società leader a livello mondiale nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale, di cui Fincantieri ha acquisito il 50,75% del capitale il 23 gennaio 2013. A seguito dell’Opa obbligatoria promossa successivamente a tale acquisizione, Fincantieri detiene oggi il 55,63% del capitale di VARD Holdings Limited, attraverso un’operazione finanziata con risorse proprie.

IL PATRIMONIO

Il Patrimonio Netto risulta essere pari ad euro 1.210 milioni, con euro 492 milioni di riserve, a dimostrazione della solidità della struttura patrimoniale consolidata. In bilancio sono appostati fondi  per fronteggiare rischi ed oneri specifici, per un ammontare pari a circa euro 151 milioni.

I NUMERI SUGLI INVESTIMENTI

Gli investimenti, pari ad euro 255 milioni, si riferiscono sia al completamento dei progetti legati ai programmi pluriennali di espansione della capacità produttiva nei cantieri brasiliani e negli Stati Uniti, che a quelli, pari a euro 131 milioni, effettuati nei siti italiani per iniziative volte ad accrescere l’efficienza produttiva e per migliorare le condizioni di sicurezza e di tutela dell’ambiente.

L’ANDAMENTO DEGLI ORDINI

Nel corso del 2013 sono stati acquisiti ordini per euro 4.998 milioni, per un totale di 31 unità, in deciso aumento rispetto agli esercizi precedenti in tutti i settori in cui opera il Gruppo. Ne consegue che alla data del 31 dicembre 2013, il Gruppo Fincantieri può contare su un portafoglio ordini pari ad euro 12.900 milioni. Il carico di lavoro che ne deriva è pari a euro 8.068 milioni.

TUTTI I DETTAGLI

Sotto l’aspetto commerciale l’azienda è riuscita a cogliere diverse opportunità significative. In particolare, nel settore dello Shipbuilding gli ordini acquisiti si riferiscono a 6 navi da crociera (2 per il Gruppo Carnival, 2 per l’armatore Viking Ocean Cruises, 1 per Regent Seven Seas Cruises e 1 per Compagnie du Ponant) di cui 3 prototipi, 2 ulteriori unità del programma FREMM per la Marina Militare Italiana e, attraverso la controllata statunitense Fincantieri Marine Group, altre 2 unità Littoral Combat Ship per la U.S. Navy e 4 piccoli pattugliatori per la Guardia Costiera statunitense, una piattaforma galleggiante semisommergibile per il trasporto di compartimenti di reattori di sottomarini nucleari e una nave rompighiaccio oceanografica destinata ad operare nelle acque polari per l’armatore Norwegian Polar Institute. Nelsettore Offshore, che anche nel 2013 si è contraddistinto per buoni livelli di domanda, la controllata VARD ha acquisito ordini per 15 unità: 4 Offshore Subsea Construction Vessel (OSCV), 1 Azimut Stern Drive (ASD) offshore tug vessel, 2 Advanced Offshore Support Vessel, 2 Platform Supply Vessel (PSV); 4 navi posatubi e di supporto alle costruzioni offshore (PLSVs),1 survey vessel e 1 Diving Support and Construction Vessel. Nel settore Sistemi, Componenti e Servizi, infine, il valore degli ordini si attesta a euro 205 milioni.



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