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Il referendum in Crimea che divide Occidente e Putin

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CRIMEA, FALLISCE LA DEMOCRAZIA L’ultimo tentativo diplomatico americano: “nessuna visione comune” tra la Russia e i Paesi occidentali (Financial Times). Il segretario di Stato americano John Kerry ha incontrato a Londra il ministro degli esteri russo Sergey V. Lavrov, che ha confermato l’intenzione di Mosca di andare fino in fondo con il referendum di domani per la secessione della Crimea (Washington Post), insistendo però che verrà rispettato l’esito delle urne (Bbc).

Realpolitik Putin ha davvero perso il senso della realtà? Oppure la menzogna è un mezzo legittimo per fare politica? (Frankfurter Allgemeine Zeitung).

Prove di guerra Appena prima dell’incontro diplomatico, l’esercito russo ha iniziato esercitazioni militari con aerei da combattimento ed elicotteri nel Mediterraneo (El País). Intanto  a Kharkiv, in Est Ucraina, negli scontri tra pro-Kiev e pro-Mosca due persone sono state uccise e altre cinque ferite (Bbc).

Tremano gli oligarchi Il Cremlino sta facendo l’inventario delle imminenti perdite, preparando l’establishment moscovita alle sanzioni (La Stampa). E i milionari ritirano le riserve dalle banche occidentali (Financial Times).

Sondaggi
*Il 52,1% dei cittadini ucraini preferirebbe un Paese equidistante da Europa e Russia, dicono i dati raccolti da Avaaz in diverse zone del Paese (El País);
*Secondo un’indagine condotta da Le Figaro francesi e tedeschi sono contrari all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.



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