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La guerra ben poco freddina tra Obama e Putin sulla Crimea

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LA GUERRA DELLE SANZIONI Oggi, primo giorno di primavera, scade la tregua militare tra Ucraina e Russia. La Camera bassa di Mosca vota l’annessione della Crimea (Reuters), mentre Kiev dovrebbe firmare con Bruxelles i primi accordi per l’associazione commerciale. L’offensiva diplomatica continua.
Washington>Mosca Ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato la seconda tranche di sanzioni contro altre venti persone vicine a Putin più una banca (AP). Secondo il Nyt ne risentiranno le esportazioni energetiche. Tra i sanzionati, però, non c’è l’ad dell’azienda di estrazione del gas Gazprom, Alexei Miller.
Mosca>Washington Traslando il principio di Archimede alla politica estera, il Cremlino ha risposto con forza uguale e contraria: colpite altrettante personalità vicino al capo della Casa Bianca (Rt). Nella lista anche il senatore repubblicano John McCain che ha espresso “orgoglio” per la decisione di Putin (Twitter).

E l’Ue? Il Consiglio europeo è durato fino a tarda notte. E ha deciso di allungare la lista dei nomi nella black list: ai 21 già sanzionati se ne sono aggiunti altri 12 (LaPresseNyt).
No South Stream? L’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni ha detto che il futuro è “fosco”: il progetto del gasdotto che connette Europa e Russia bypassando l’Ucraina e passando nel Mar Nero, potrebbe rimanere su carta (Wsj).



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