Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Ecco le banche estere che comprano le pmi italiane

digitale

Se Blackrock punta alle teste di serie della Borsa italiana, c’è un’altra banca d’affari straniera che, forse più in sordina, sta avanzando alla conquista delle nostre pmi. Si tratta di Norges Bank, la banca centrale norvegese, la più attiva azionista sullo Star, con otto partecipazioni. Lo rileva la settima edizione dello studio “Gli Investitori Istituzionali nel Segmento Star di Borsa Italiana” elaborato dalla società di consulenza finanziaria IR Top su dati Consob.

L’AVANZATA ESTERA

Nel 2014 è in generale aumentato il peso degli investitori esteri con partecipazioni rilevanti nel capitale delle società Star. Ma il valore assoluto degli investimenti è ancora piccolo, sotto i 2 miliardi. Nessun rischio, dunque, di invasione dei barbari. Semmai il sintomo di un rinnovato e auspicabile interesse dell’estero per il made in Italy.

LE PICCOLE TRA LE STELLE

A questi investitori d’Oltre Confine, nel 56% dei casi, piacciono le società molto piccole, con capitalizzazione inferiore ai 200 milioni. Vale la pena ricordare che il 57% delle società del segmento delle Stelle, che richiede alti requisiti per le quotate, presenta una capitalizzazione inferiore ai 300 milioni di euro e il 65% delle società è riconducibile a una famiglia di riferimento che detiene una partecipazione significativa e stabile nel capitale in media pari al 59%.

A CHI PIACE IL MADE IN ITALY DELLE PMI

Si tratta cioè del collettore principale della pmi tipica del tessuto domestico: “Secondo la nostra analisi sui dati Consob – spiega Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top – l’interesse degli investitori istituzionali esteri sul segmento è aumentata nell’ultimo anno, passando dal 73% all’80% del totale investitori qualificati. La crescente attenzione è soprattutto per le small cap e per il made in Italy associato a eccellenze di nicchia e riguarda investitori strategici soprattutto fuori dai confini nazionali”.
A marzo 2014, il numero complessivo degli investitori istituzionali è 60, di cui 48 stranieri e 12 italiani, per un valore complessivo dell’investimento pari a 2,4 miliardi di euro (9% della capitalizzazione complessiva del segmento). Gli investitori esteri sono l’80% del totale e detengono un investimento complessivo pari a circa 2 miliardi di euro.

CHI ENTRA E CHI ESCE 

Il confronto fra i dati Consob al 4 marzo 2014 e al 13 febbraio 2013 evidenzia che il numero complessivo degli investitori attivi sullo Star si è ridotto di cinque. Anche se i nuovi investitori sono ben tredici: Amber Capital UK, Camomille International Pte, Ennismore Fund Management, Henderson Global Investors, JP Morgan Asset Management, Oceanic Opportunities Master Fund, Oyster Sicav, Rollo Capital Management, State of New Jersey Common Pension Fund, Syntegra Capital Investors, Threadneedle Asset Management Holdings, Ubs.

I NUMERI SULLE PARTECIPAZIONI

Il numero delle partecipazioni rilevanti complessivamente detenute dai 60 investitori istituzionali, stranieri e italiani, è pari a 96, rispetto alle 87 del febbraio 2013. In particolare si è verificato un flusso in entrata che ha interessato i settori beni personali e per la casa (Moleskine, B&C Speakers) e beni e servizi industriali (Ansaldo Sts, Cembre) e un flusso in uscita per i settori automobili e componentistica, banche, beni immobili e servizi finanziari.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter