Il direttore di Formiche.net, Michele Arnese, ha sottolineato le ragioni e la necessità di un soggetto robusto di Centrodestra Popolare in vista delle Europee. Da parte mia, avendo in passato messo in risalto la opportunità di una lista dei Popolari, inclusiva di Forza Italia, sin dalle prossime Elezioni di Strasburgo, condivido le osservazioni e aggiungo una riflessione.
E’ ragionevole che il Nuovo Centrodestra di Alfano e altri amici pensi a presentare proprie liste. Infatti, non solo per un soggetto “giovane” è indispensabile cogliere l’opportunità delle elezioni per promuovere il proprio radicamento. Tuttavia, è altrettanto ragionevole e, mi permetto, più opportuno, considerare una vasta gamma di fattori positivi che risulterebbe da liste comuni, il più inclusive possibili, tra i soggetti di natura e ideali fortemente popolari.
In primis, si darebbe agli elettori una chiarezza sinora mancante nello scenario elettorale italiano, proprio l’esempio della aggregazione politica che si collegherà all’ALDE, composta da esperienze italiane incompatibili nei propri valori di riferimento, dovrebbe dare l’esempio non tanto e non solo della possibilità di composizione di diversi, quanto della necessità di chiarezza indispensabile almeno nell’altro campo.
Secondo, essendo io stesso stato protagonista o quantomeno co-artefice di molte aggregazioni, scomposizioni e ricomposizioni del “piccolo centro italiano”, mi permetto di invitare gli attuali protagonisti a cogliere la sfida fino in fondo. Ciascuno vuole e chiederà di avere posti sicuri, per quanto sia poco possibile alle elezioni europee dove vigono le preferenze, tuttavia ciò che serve sin dal principio è una coscienza del bisogno elettorale e della opportunità di presentare agli elettori chiarezza e trasparenza.
Tutti i cittadini conoscono la necessità di tutelare i propri interessi, gli stessi cittadini però chiedono di poter scegliere e che almeno i tre soggetti favorevoli alle preferenze, agli stessi valori di base, allo stesso sforzo di governo stiano insieme alle elezioni.
In passato, gli organigrammi e le furbizie hanno prevalso e dopo ogni elezione, o celebrazione unitaria, è partita una rissa indecente in cui ognuno tentava di assorbire o fagocitare gli altri. Deve essere chiaro agli elettori il perimetro della lista comune: si farà per far scaturire da lì una aggregazione e un soggetto politico unitario? Non importa la risposta, ‘si’ o ‘no’; ciò che è importante è conoscere l’orizzonte temporale dell’esperimento.
Perché ho detto e ritengo sempre importante non togliere dall’immaginario dei protagonisti l’eventuale inclusione di Forza Italia in queste liste europee?
Le cose ovvie non si scrivono, è ovvio che dopo la recente sentenza di interdizione contro Berlusconi – ampiamente purtroppo prevista e parte di una lunga marcia per eliminare il centro destra italiano – tutti i partiti italiani che si riferiscono al popolarismo avrebbero mille più ragioni di stare uniti, mille ragioni per l’elettorato e mille altre per i propri interessi di piccolo, medio e lungo termine.
Essere generosi e leali, nella vita come in politica, può apparire una dote banale e antiquata. Io continuo a sperimentare invece quanto il consiglio del mio papà fosse vero: “Fai il bene e ti ritorna mille volte in più quando meno te lo aspetti”.
Il mondo è accelerato, tutto gira più velocemente, ancor più in Italia… Intraprendere la buona strada porterà presto un gran bene per tutti.