Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Gentile direttore,
la ringrazio innanzitutto per l’attenzione che la testata da lei diretta presta ad aspetti della realtà politica che, pur ricoprendo un significato degno di rispetto, non trovano sempre adeguato rilievo sulla stampa.
Le scrivo come presidente del Partito federalista europeo, unico partito paneuropeo che alle prossime elezioni politiche europee appoggerà la lista Alde, Alleanza liberal democratica europea diretta da Guy Verhofstadt.
Alla lista, come ben sa, aderiscono diversi partiti e movimenti. E proprio questa diversità ha dato origine a divergenze e diatribe che danno ancora luogo a varie interpretazioni.
Ciò che voglio sottolineare in queste poche righe non è il motivo delle dispute interne all’alleanza, di cui forse fin troppo si parla, ma ciò che esattamente l’alleanza è e rappresenta.
Voglio innanzitutto smentire chi sostiene che ci sia stata poca chiarezza nella proposta di questa alleanza per le elezioni europee. Noi del Partito federalista europeo abbiamo partecipato a tutti gli incontri quindi sappiamo perfettamente come si siano svolti i confronti del tavolo Alde.
Guy Verhofstadt sin dall’inizio, dimostrando una totale trasparenza e chiarezza di intenti, ha invitato tutti i partiti e movimenti di area liberal democratica a sedersi attorno ad un tavolo. L’obiettivo è stato quello di lavorare insieme per redigere un manifesto comune in cui ci sentissimo tutti rappresentati in funzione delle elezioni europee. Il manifesto a cui abbiamo lavorato con impegno, prestando tempo e partecipazione, attraverso mail, tavoli di lavoro, dialoghi, confronti, scambi di idee, ha un contenuto chiaro e netto: liberale, democratico, federalista e riformatore. E per noi l’aspetto federalista ha un’oggettiva priorità.
Nonostante alcune divergenze dovute al numero significativo degli oltre 10 raggruppamenti, ciò che contava era proprio la condivisione di intenti espressa da un manifesto su cui ritrovarci per le elezioni europee. Il progetto Alde è chiaro: riconquistare la fiducia dei cittadini sulla possibilità di rinnovare e rilanciare il progetto politico europeo su nuove basi attraverso un processo di riforma, contrastare l’antieuropeismo populistico e demagogico, far capire agli elettori che le elezioni europee non sono assolutamente di poco conto e che la partecipazione democratica è fondamentale se si vuole restituire all’Europa un ruolo di forza motrice di progresso, di civiltà, di ricchezza. Noi del Partito federalista europeo crediamo profondamente in un processo riformatore che porti al federalismo europeo e il manifesto dell’Alde ne è una concreta espressione.
La presentazione della lista Alde rappresenta quindi un esperimento politico interessante che mira a far confluire sotto un progetto comune diverse forze politiche attraverso un percorso di unione e che può dar voce ad una parte rilevante dell’elettorato non appartenente alla sinistra, alla destra e alla demagogia grillina. Chi sceglie la disunione ovviamente se ne assume anche la responsabilità in questo momento storico delicatissimo per il nostro paese e per l’Europa. E’ proprio la convergenza di forze politiche diverse fra loro il valore aggiunto della nostra proposta e avremo modo di spiegarlo agli elettori.
Stefania Schipani
Presidente del Partito federalista europeo