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Produzione industriale, ecco i settori che iniziano a tirare un po’

produzione industriale

ITALIA

La produzione industriale è rimbalzata oltre le previsioni a gennaio, dell’1% m/m dopo il calo di -0,8% m/m (rivisto al rialzo di un decimo) registrato a dicembre. Per trovare un incremento mensile più accentuato bisogna risalire all’agosto del 2011. Rispetto ad un anno prima, l’output torna in calo di -1,7% in termini grezzi, ma viceversa balza in territorio positivo (a +1,4% da -0,7% a/a) se corretto per i giorni lavorativi (uno in meno rispetto a gennaio dell’anno scorso). Siamo vicini ai massimi da quasi due anni e mezzo. Occorre sempre ricordare che l’output resta in calo di oltre il 24% rispetto al picco pre-crisi (registrato nell’agosto del 2007). Tuttavia, il punto di minimo del ciclo è stato toccato lo scorso mese di agosto e da allora sembra avviata una fase espansiva per l’attività produttiva nell’industria.

DATI CONFORTANTI

Il dettaglio per gruppi di prodotti è ancora più confortante dell’indice sintetico in quanto mostra un forte balzo della produzione nei comparti dei beni strumentali (+3,9% m/m) e dei beni di consumo (+2,4% m/m); più modesto l’aumento per i beni intermedi (+0,4% m/m), mentre l’unico macro-settore che subisce una flessione è quello dell’energia (-2,6% m/m, dovuto probabilmente alle temperature medie ben più alte della media stagionale); dunque al netto dell’energia (condizionata da fattori climatici) il dato sarebbe stato ancor più brillante.

TESSILE E MECCANICA

Per quanto concerne il dettaglio per comparto di attività economica, spicca, nel mese, il deciso incremento registrato dall’industria tessile e dalla meccanica (+5,7% e +4,2% m/m rispettivamente); si nota un calo rilevante solo per l’attività estrattiva, la fornitura di energia, le apparecchiature elettriche e il farmaceutico. Su base annua, i settori che mostrano gli aumenti più significativi sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+12% a/a), il comparto metallurgico (+9,6% a/a) e la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+5,9% a/a). Gli unici comparti che restano in “profondo rosso” rispetto allo stesso mese dell’anno scorso sono, oltre all’attività estrattiva, la fabbricazione di computer e prodotti elettronici, la fornitura di energia, e, nonostante il rimbalzo del mese, la fabbricazione di apparecchiature elettriche e di macchinari/attrezzature.

IN SINTESI

In sintesi, il dato corregge la flessione di dicembre e lascia la produzione in rotta per un aumento di 0,6% t/t nel 1° trimestre del 2014, in rallentamento solo lieve rispetto allo 0,9% t/t registrato nel 4° trimestre 2013. Anche ipotizzando un possibile storno a febbraio, ciò è coerente con la nostra previsione di un PIL in crescita di uno-due decimi nei primi tre mesi dell’anno e di 0,5% per l’intero 2014.


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