Come già sottolineato in passato, la fiducia degli italiani verso le principali istituzioni democratiche è in forte calo.
Non fa certo eccezione l’Unione Europea con il 48% di fiducia che, tuttavia, mantiene livelli molto più positivi rispetto al Parlamento nazionale (20%) o del sistema dei partiti (15%).
Se da un lato l’89% degli italiani sa che quest’anno si terranno le elezioni europee, dall’altro solo il 67% sa che si voterà nel mese di maggio. Insomma l’attenzione sul tema è ancora scarsa e la conoscenza delle vicende europee è piuttosto limitata: il 65% degli italiani non sa indicare il nome di nemmeno un partito europeo.
Ad eccezione del PPE e del PSE (ora Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici), le altre sigle sono pressoché sconosciute agli italiani.
Tutto questo alimenta certamente l’impressione di un’Europa lontanissima dai cittadini (che tuttavia incide in maniera preponderante sulle nostre vite quotidiane) e alimenta nondimeno un certo sentimento di euroscetticismo e di convinzione che l’unione, così com’è, rappresenti un peso: oggi ben il 43% degli italiani si autodefinirebbe euroscettico.