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IL DERBY Domenica sera, ospite di Fabio Fazio, il premier Renzi aveva assicurato: non ci sarà un derby Irap-Irpef. Ma il derby è già in atto. Sul Corriere della Sera il presidente di Confindustria scrive una lettera aperta e chiede che la priorità sia la riduzione del cuneo fiscale alle imprese. «Meglio un lavoro in più – sottolinea – che pochi euro nelle buste paga». Di diverso avviso il presidente del Gruppo l’Espresso Carlo De Benedetti: «Le risorse non ci sono, meglio scegliere l’Irpef».
E Renzi? Il premier, secondo La Stampa, avrebbe già scelto da che parte stare: dieci miliardi per le famiglie. Che tradotto vuole dire 80 euro in media in busta paga (La Stampa). Le imprese, per ora, incasseranno la riduzione della burocrazia. Ma secondo Il Tempo domani non verrà presa alcuna decisione: colpa del fiscal compact.
Il pressing dei sindacati Non si ferma il botta risposta tra il premier e il leader della Cgil Susanna Camusso che attacca: «Cos’è il Jobs Act?» Critico anche Raffaele Bonanni (Cisl) che invita Renzi ad abbassare i toni (Repubblica). Sul Messaggero inchiesta su quanto costano i sindacati allo Stato: un miliardo. Sul Foglio intervista al viceministro dell’Economia Morando sulle strategia per «rottamare la concertazione».