Siamo molto soddisfatti delle misure prese dal governo Renzi sulla riduzione Irpef in busta paga per i lavoratori che hanno uno stipendio netto al mese inferiore ai 1500 euro. Sarebbe tuttavia opportuno che questo beneficio fosse esteso anche a coloro che non hanno una busta paga regolare.
Ovvero al cosiddetto popolo delle partite iva, quei lavoratori spesso giovani, donne e con famiglia che hanno redditi uguali se non inferiori al tetto dei 1500 euro al mese ma che ricorrono alla partita iva per scelta di flessibilità personale o perché costretti dal datore di lavoro. E’ un mondo di giovani precari che non può essere escluso da una manovra molto giusta.