In un mondo che continua a ‘consumare’ risorse naturali che non sono infinite, ogni governo ha il dovere morale di affrontare il tema della salvaguardia del pianeta come un’emergenza immediata, non come un problema da scaricare irresponsabilmente sulle future generazioni. L’Earth Day ci aiuta ad accendere un faro su ciò che è stato fatto, di giusto e di sbagliato, ma soprattutto sulla lunga strada che si deve percorrere.
Lavoriamo per rilanciare la crescita italiana ed europea attraverso un’economia completamente ambientale e sostenibile, costruita su un modello circolare di riutilizzo immediato di ciò che si usa, sulla riduzione delle emissioni nocive per una migliore qualità della vita e per frenare i cambiamenti climatici di cui paghiamo già le conseguenze, sulla limitazione drastica degli sprechi di cibo e acqua, sulle fonti rinnovabili come alternativa alla dipendenza energetica da altri paesi, sulla messa in sicurezza del territorio, la difesa dei mari, della natura, delle specie protette.
Altrettanto importante sarà rafforzare la sensibilità ambientale dei cittadini, veri protagonisti del cambiamento di rotta, partendo dall’insegnamento delle buone pratiche nelle scuole. Queste non sono priorità da rinviare a domani, ma da affrontare subito: nel Semestre Ue a guida italiana abbiamo l’ambizione di lanciare una risposta d’insieme, orgogliosamente europea, a queste grandi sfide.