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Ecco le mosse concilianti di Renzi sulle riforme

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UN SENATO NON ELETTO, QUASI La domenica catodica fa emergere una sostanziale tenuta del patto sulle riforme, con una mediazione. Berlusconi dice che non fa cadere l’accordo. Renzi apre a un’elezione indiretta dei membri, con i senatori eletti tra i consiglieri regionali, e a una riduzione dei sindaci (Repubblica). Il Governo studia per la Camera una corsia veloce per i propri decreti.

L’agenda dei tagli “Tagliare le bollette si può”, dice il presidente dell’Authority per l’Energia, Guido Bortoni, intervistato dalla Stampa. Il governo progetta un taglio del 10% per le pmi.
Fisco Nel decreto Irpef ci sono cinque mosse per aumentare il contrasto all’evasione, scrive il Sole: migliorare l’incrocio delle banche dati, fattura elettronica obbligata (da giugno nel pubblico), rientro dei capitali.
Lavoro Poletti annuncia: dal primo maggio ‘Garanzia giovani’ e chiede al Senato di non toccare il decreto lavoro, intervistato dall’Unità. Il Messaggero scrive che l’idea della pensione anticipata con il prestito piace anche al governo Renzi.
Notai Cinque Stelle L’Huff Post pubblica un’autorizzazione di Beppe Grillo a presentare una lista con il suo nome. Con certificazione notarile.



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