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Dove va la politica estera di Italia e Stati Uniti. Il discorso di Kathleen Doherty

Buongiorno a tutti.

Ė un vero piacere per me essere qui oggi e partecipare a questo dibattito di così grande attualitá ed interesse. L’Italia continua a rappresentare per gli Stati Uniti uno tra i partner strategicamente più importanti a livello di sicurezza in relazione a svariate questioni, dall’area del Mediterraneo alla Ex Unione Sovietica.

Come il Presidente Obama e altri leader della NATO hanno recentemente discusso a Bruxelles, difesa comune significa responsabilitá comune, quindi tutti noi dobbiamo condividere l’onere di lottare per un mondo più sicuro e più equo.  Come la crisi in Crimea ci ha ricordato, esistono delle questioni economiche chiave che guidano l’eccellente cooperazione strategica tra Europa e Stati Uniti, finalizzata al mantenimento della sicurezza globale.

Come hanno dimostrato i recenti eventi in Nord Africa, Ucraina ed altrove, rimane una necessità impellente per gli Stati Uniti ed i nostri più vicini alleati e leader all’interno della NATO, come l’Italia, mantenere forti capacità militari per rispondere alle emergenti minacce alla sicurezza.

Mentre la spesa per la difesa negli Stati Uniti è pari al 4,35 per cento del PIL, negli stati Europei si attesta in media sull’1,7 per cento, ed alcune cifre pongono l’Italia al di sotto di tale media. Vi è un acceso dibattito in corso in merito alla necessità di ridurre le spese di bilancio su entrambi i lati dell’Atlantico.  Allo stesso tempo, questo grande squilibrio non può continuare. Ci troviamo tutti di fronte alla necessità di ottimizzare il più possibile la spesa per la difesa nei prossimi anni; tuttavia, così facendo, dobbiamo tutti renderci pienamente in grado di affrontare i rischi per la nostra sicurezza collettiva e per sostenere la difesa comune dell’Europa.  L’Italia rimane uno dei nostri partner strategicamente più validi in questo settore, e confidiamo dunque che il governo italiano intraprenderà gli investimenti necessari affinchè l’Italia rimanga un paese leader nel promuovere la sicurezza in tutto il mondo. Noi apprezziamo moltissimo il vostro sostegno nel settore della difesa, a cominciare dalla missione della NATO in Afghanistan per continuare con le missioni internazionali militari e di pace in Libano, in Kosovo ed altrove.

Su questo argomento, vorrei menzionare in modo particolare le recenti elezioni tenutesi in Afghanistan.  A fronte di intimidazioni da parte dei talebani, il popolo afgano ha dimostrato la sua volontà di plasmare il destino del proprio paese.  Le elezioni hanno rappresentato un segnale di importanza storica nel nostro impegno in Afghanistan e ci auguriamo che il risultato finale sia credibile e che rifletta sinceramente la volontà del popolo afghano.  Questo successo non sarebbe stato possibile senza il contributo di tanti paesi, compresa l’Italia, che si sono impegnati affinchè l’Afghanistan potesse migliorare la propria sicurezza e la qualità della vita dei suoi cittadini.

Per quanto concerne invece la questione dell’Ucraina, gli Stati Uniti – come l’Italia ed il resto dell’Europa – continuano a nutrire serie preoccupazioni per le azioni della Russia nella parte orientale del Paese.  Ció a cui stiamo assistendo è un tentativo illegale ed illegittimo da parte della Russia di destabilizzare uno Stato sovrano creando una crisi artificiosa all’interno della regione. Il Presidente Obama ed il Segretario Kerry continueranno ad insistere per ottenere una risposta forte e unitaria alle azioni del tutto inaccettabili della Russia. Ė fondamentale che l’Unione Europea parli con una sola voce, fermo restando che la nostra preferenza è ovviamente per una distensione ed una soluzione diplomatica alla crisi.

In ultima analisi, tuttavia, gli Stati Uniti ed i nostri alleati devono ritenere la Russia responsabile delle proprie azioni. Noi tutti comprendiamo che sanzioni più severe, se necessario, potrebbero avere un impatto negativo sulle economie dell’Italia e degli altri Stati membri dell’Unione Europea.  Ma le conseguenze economiche a breve termine saranno blande rispetto alle conseguenze a lungo termine, qualora i paesi ritenessero di poter prendere impunemente il territorio degli stati vicini. Dobbiamo tutti essere disposti a mettere in atto nuove e rigide sanzioni su coloro che sono personalmente responsabili della crisi e sui settori chiave dell’economia russa, quali il settore energetico, bancario e minerario.

La Russia ha l’opportunità di risolvere la crisi attraverso la diplomazia in modo tale da rispettare gli interessi del popolo ucraino. Gli Stati Uniti e l’Europa non hanno alcuna intenzione di decidere del futuro dell’Ucraina, solo il suo popolo ha il diritto di determinare il futuro del paese. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno autorizzato un miliardo di dollari in garanzie sui prestiti per l’Ucraina ed altre forme di assistenza per rafforzare la società civile e la sicurezza, mentre l’Unione Europea ha offerto 15 miliardi di dollari in aiuti. Questo è un altro esempio di quanto la cooperazione tra Stati Uniti ed Europa sia importante per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

In merito poi ad un’altra questione di annosa difficoltá, vale a dire l’Iran, abbiamo tutti capito il pericolo che un Iran dotato di armi nucleari potrebbe rappresentare per la nostra sicurezza nazionale.  Per poter evitare ció, dobbiamo usare tutti gli strumenti a nostra disposizione, compresi i negoziati diretti con il Paese, e al momento ci stiamo preparando a tali colloqui con grande serietá e buona fede, ma anche con gli occhi ben aperti.  Ecco perché, nel corso dei negoziati, continueremo ad imporre sanzioni all’Iran e ad incentivare il rispetto dei diritti umani. Il supporto italiano nella fase di attuazione di tali sanzioni è stato molto prezioso ed ha avuto un impatto notevole, avendo avuto l’Italia storicamente interessi economici significativi in Iran.

Mentre la Libia continua ad affrontare le sfide relative alla sicurezza e alla governabilitá, l’Italia rimane in una posizione unica per aiutare. Il vostro governo sta guidando la comunità internazionale nel tentativo di addestrare reclute libiche per le cosidette General Purpose Forces, ed il nostro esercito sta imparando dal vostro come addestrare le forze di sicurezza libiche in modo efficace.  Il 6 marzo scorso, il Segretario Kerry ha partecipato alla Conferenza Internazionale sulla Libia che ha avuto luogo alla Farnesina, ed é nostra intenzione continuare a collaborare e sostenere l’Italia per far fronte alla violenza in Libia.

In Siria, mentre commemoriamo il terzo anniversario della rivolta, rimane più che mai importante dare la massima priorità agli aiuti umanitari e al sostegno a favore dell’’opposizione siriana. Ė’ difficile intravedere progressi in una situazione così complessa, ma dobbiamo cercare di arrivare ad una soluzione diplomatica. Come l’Italia giá sa meglio di molti altri paesi, vi sono profonde implicazioni relative all’immigrazione in questa crisi infinita.

In conclusione, gli Stati Uniti e l’Italia stanno collaborando in tutta una serie di problematiche cruciali, sia nell’ambito dell’Unione europea che a livello bilaterale, allo scopo di trovare soluzioni alle sfide più urgenti del momento. Mentre l’Italia si prepara ad assumere la presidenza del Consiglio Europeo in luglio, ha anche l’opportunità di dimostrare la sua leadership su molte di tali problematiche.

Permettetemi di concludere il mio intervento rinnovando l’apprezzamento degli Stati Uniti per la leadership italiana, e reiterando quanto dipendiamo dall’Italia nel fronteggiare le attuali sfide a livello globale.

Grazie a tutti.

 

(foto: DOI/Jeremy Wonnacott; testo: US Embassy to Italy)


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