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Come e perché la Nigeria guida la crescita economica dell’Africa

Secondo l’Ufficio nazionale di statistiche, il prodotto interno lordo della Nigeria è di 510 miliardi di dollari. Il ministro delle Finanze nigeriano, Ngozi Okonjo-Iweala, è orgoglioso della notizia: “La Nigeria è diventata l’economia più grande del continente in termini di pil e la ventiseiesima del mondo”. Così il Paese più popolato dell’Africa ha sorpassato il Sudafrica (il cui pil è di 353 miliardi di dollari), unico membro del G20, considerato fino ad oggi l’economia più grande dell’area.

NUOVI SETTORI DI SVILUPPO
Secondo alcuni analisti, questo nuovo quadro finanziario tiene conto di aspetti non considerati fino ad ora: le telecomunicazioni, l’industria dell’intrattenimento e lo sviluppo di imprese aeronautiche. Tutti settori che non esistevano negli anni ’90. La produzione petrolifera continua a rappresentare una fetta grossa dell’economica nigeriana, ma l’agricoltura sta prendendo il sopravvento.

PETROLIO E AGRICOLTURA
L’economia nigeriana si caratterizza ancora per l’eccessiva dipendenza dal petrolio. Ma in Nigeria il 70% della popolazione si dedica all’agricoltura, principalmente alla coltivazione di cacao e cotone.

MADE IN NIGERIA
L’anno scorso il governo ha messo in atto una misura protezionistica: il ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale ha annunciato il blocco delle importazioni di riso con l’obiettivo di stimolare la produzione nazionale. Nei prossimi mesi il decreto potrebbe includere altri prodotti di prima necessità.

INVESTIMENTI STRANIERI
Oltre agli affari con la Cina, la Nigeria è stata lo scorso anno la più grande beneficiaria del continente di investimenti stranieri diretti, nonostante i conflitti armati e la corruzione. I gruppi ribelli islamici sottraggono infatti circa 20 milioni di dollari al giorno allo Stato.

CRESCITA ECONOMICA MA NON SOCIALE
Secondo alcuni esperti, il sorpasso economico della Nigeria non deve però essere interpretato come un segnale di sviluppo sociale. Il Sudafrica continua ad essere avanti in termini di pil pro capite, di infrastrutture e di stabilità di governo. In Nigeria il 70% della popolazione vive ancora in stato di povertà. Nonostante questa realtà, Kevin Daly, capo investimenti della britannica Aberdeen Asset Management, sostiene che il successo della Nigeria è un segnale “che l’Africa avanza”. Per Jane Guyer, ricercatore di sviluppo economico africano della Johns Hopkins University, la regione “dovrebbe misurare la crescita economica con altri parametri, oltre il pil”.

IL FUTURO AFRICANO
La rivista Studio ha dedicato il numero di febbraio-marzo alla Nigeria. Una serie di interviste e reportage parlano di un Paese rinato. “Cinema, tecnologia, letteratura, sport, arte: in tutti i campi, molti del protagonisti delle storie più interessanti di questo periodo, sono nigeriani”, si legge nell’editoriale. Ma l’attenzione non è priva di riserve: “La Nigeria, come altri vicini Paesi africani, non ha fatto in tempo a uscire dal cliché del “buco nero” – quello secondo cui in Africa muoiono tutti di fame e carestia – che subito è entrata nel secondo grande cliché, quello del “oh, come cresce veloce l’Africa, il futuro è tutto lì”.



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