Ci voleva un giornalista per incalzare a dovere Corrado Passera e capire così che cosa ha davvero in mente l’ex capo azienda di Poste ed ex numero uno di Intesa. Durante la trasmissione condotta da Myrta Merlino su La7, l’editorialista della Stampa, Marcello Sorgi, ha posto alcune domande a Passera senza tanti giri di parole: lei si schiera o no con il centrosinistra e con Renzi?, ha chiesto Sorgi.
(ECCO IL VIDEO DI PASSERA DA MYRTA MERLINO CON MARCELLO SORGI)
Dopo qualche esitazione, l’autoproclamato leader del movimento Italia Unica ha risposto: occorre unire liberali e popolari nel centrodestra. Così, dopo il preparato lancio dell’associazione politico-culturale, la presentazione a Roma (QUI LE FOTO) e il giro d’Italia in corso, Passera svela le carte e smentisce coloro che lo pensavano vicino alle posizioni del premier Matteo Renzi, visto che alcuni dei suoi più stretti collaboratori – Stefano Firpo in Intesa e poi allo Sviluppo Economico e Alessandro Fusacchia al dicastero di via Veneto – ora hanno ruoli nel governo Renzi: Firpo è rimasto allo Sviluppo economico (e funge anche da suggeritore del ministro Federica Guidi, come si è visto nel corso della trasmissione Ballarò condotta da Giovanni Floris) ed è tra le menti che ispirano l’esecutivo Renzi; e Alessandro Fusacchia lavora ora al ministero degli Esteri.
Dunque Passera lavora in un campo avverso a quello del segretario del Pd, nonostante alcuni dei movimenti che lo hanno seguito in questi mesi si ritrovano nella lista liberal-democratica Alde formata da Fare di Michele Boldrin (con cui Passera ha girato in lungo e in largo in passato l’Italia), Centro democratico di Bruno Tabacci e Scelta Civica guidata da Stefania Giannini.
Il leader di Italia Unica, nella trasmissione di Merlino, ha però aggiunto che serve costruire qualcosa di nuovo nel centrodestra. Come dire che né Forza Italia né la lista unitaria Popolare alle Europee, per iniziativa di Angelino Alfano (Ncd), Lorenzo Cesa (Udc) e Mario Mauro (Popolari per l’Italia), possono essere considerate le basi per un rinnovato e riformato centrodestra.
A questo punto sono tre le prospettive per chi, come Passera, non nasconde ambizioni politiche: o costruisce davvero un proprio movimento e collabora con gli altri esistenti o in fieri; o aspetta di essere chiamato, o meglio acclamato; oppure partecipa alle primarie che già qualcuno (da Gabriele Albertini allo stesso Alfano) evocano per avere nel centrodestra una leadership legittimata.
Quale strada seguirà Passera? Quello che è certo è che non si sente la necessità di altri, sedicenti, salvatori moderati della patria o uomini della provvidenza elettorale.
(TUTTE LE FOTO DI UMBERTO PIZZI SUL PASSERA SEMPRE PIU’ POLITICO)