Cinque donne per cinque circoscrizioni. Questa la scommessa del Pd alle Europee. Ad anticiparlo è stato direttamente il premier Matteo Renzi.
“E’ la migliore risposta a chi in queste settimane ha accusato proprio me di scarsa sensibilità sul tema” della presenza femminile, ha spiegato in una conferenza stampa il segretario del partito da Vinitaly, a Verona.
Sembra che dopo il varo del Def, Renzi si sia chiuso a Palazzo Chigi per passare come “un rullo compressore” sulle liste, rottamando i vecchi nomi e privilegiando volti nuovi e femminili. “Il 40% delle nostre liste è composto da donne”, ha fatto sapere Lorenzo Guerini nella direzione ad hoc del partito (guarda la diretta).
Alessandra Moretti per il Nord Est, Alessia Mosca per il Nord Ovest, Simona Bonafè per il Centro, Pina Picierno per il Sud e Caterina Chinnici per le isole sono i nomi proposti da Renzi: “Non sono bandierine ma cinque persone che per la loro esperienza, il loro lavoro personale, possano dare un contributo all’Europa”, commenta.
Nei giorni scorsi, i Democrat hanno presentato il simbolo per il voto del 25 maggio, con il richiamo alla famiglia del Pse.
La campagna per il voto dell’europarlamento è invece tutta basata sulle richieste dei cittadini. “Ce lo chiede Chiara”, non l’Europa, è l’idea. Lo slogan finale richiama quello renziano delle primarie: “L’Europa cambia verso”.
