Le due sponde del Mediterraneo condividono lo stesso destino. La Regione offre straordinarie opportunità, ma anche numerose sfide. Di conseguenza merita un’attenzione particolare.
IL RUOLO DELL’UE
L’Unione Europea deve avere una visione concreta di questa Regione e proporre nuove strategie per i Paesi del Mediterraneo e la determinazione per superare i limiti di un approccio burocratico, tecnico, vago dell’attuale politica europea di vicinato per il Sud.
IL SEMINARIO A MALTA
Per approfondire questi temi saremo a Malta nei prossimi giorni per un Seminario Internazionale insieme a partners esperti provenienti da molti Paesi dell’area (Spagna, Portogallo, Marocco, Francia, Cipro, Grecia, Croazia, Bosnia e, logicamente, Malta).
A Malta, terra storicamente fra le più esposte agli sbarchi dei migranti – considerata la sua posizione geografica di avamposto – approfondiremo nei due giorni del Seminario in particolare il fenomeno delle migrazioni in questi anni di crisi economica, che attanaglia tutti i Paesi, e di crisi politico-istituzionale in molti Paesi Arabi in Medio Oriente e in Africa.
ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
La doverosa accoglienza degli immigrati non può verificarsi in modo inconsapevole e nell’indifferenza. Non deve essere assolutamente in dispregio dei nuovi arrivati ma nemmeno di alcuni diritti, primo fra tutti quello della propria identità culturale e di vita, dei cittadini ospitanti. I cattolici sono spesso caratterizzati da superficialità. Le politiche di immigrazione hanno bisogno di altruismo, ma anche di realismo. Il principale problema non sono gli immigrati, ma la debole identità culturale e morale dei Paesi ospitanti.
IN VISTA DELLE EUROPEE
La questione euro-mediterranea e l’immigrazione, temi importanti ma per molti versi “scottanti”, saranno da noi sollecitati ancora durante la campagna elettorale per l’elezione del Parlamento Europeo. Su questi temi stimoleremo le forze politiche a chiarire la loro posizione, ma anche il nostro Presidente del Consiglio che del tema dell’immigrazione si è dimenticato.
Carlo Costalli
Presidente Movimento Cristiano Lavoratori