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Stop agevolazioni postali per le elezioni, il Governo ci pensa

Niente più tariffe agevolate per le spedizioni postali in campagna elettorale per le elezioni politiche, europee e le amministrative. Lo prevede una bozza del decreto per il taglio dell’Irpef e la spending review atteso nel prossimo Cdm e su cui il Governo guidato da Matteo Renzi sta ancora lavorando.

Una bozza di articolo, che è passabile di modifiche, prevede di abrogare i commi 17 e 20 della legge 515 del 1993. Il comma 17 in particolare prevede che “ciascun candidato in un collegio uninominale e ciascuna lista di candidati in una circoscrizione per le elezioni per il rinnovo della Camera e del Senato hanno diritto ad usufruire di una tariffa postale agevolata di 0,04 euro, per plico di peso non superiore a grammi 70, per l’invio di materiale elettorale per un numero massimo di copie pari al totale degli elettori iscritti nel collegio per i singoli candidati, e pari al totale degli elettori iscritti nella circoscrizione e per le liste di candidati.

Tale tariffa può essere utilizzata unicamente nei trenta giorni precedenti la data di svolgimento delle elezioni e dà diritto ad ottenere dall’amministrazione postale l’inoltro dei plichi ai destinatari con procedure e tempi uguali a quelli in vigore per la distribuzione dei periodici settimanali”. Il comma 20 estende queste disposizioni alle elezioni europee, alle elezioni dei consigli delle Regioni a statuto ordinario, alle elezioni dei consigli comunali e provinciali, del sindaco e del presidente della Provincia. VIC


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