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Alle urne per un nuovo Parlamento costituente

Euro “moneta falsa”, scomparsa de facto della democrazia e delle garanzie costituzionali, grazie agli illegittimi e nulli regolamenti comunitari di cui è figlio il Fiscal compact; ora anche i sindacati si mettono contro il governo  Renzi “minaccia della democrazia”.

Ieri alla commissione Affari costituzionali del Senato, il governo va sotto sull’emendamento Calderoli relativo all’illeggibilità dei senatori e poi si salva grazie ai voti determinanti di Forza Italia.

Bene Mario Mauro, male Paolo Romani che, a nome del Cavaliere, continua a sostenere l’idea che la riforma strutturale del sistema istituzionale dell’Italia possa essere compiuta da una maggioranza parlamentare, che è minoranza nel Paese, ed espressione dell’illegittimo porcellum.

Possibile che il Presidente della Repubblica non comprenda che, in tale paradossale situazione, solo l’elezione di un’assemblea costituente o di un nuovo parlamento con funzione costituente possono avere la piena legittimità per riformare l’Italia?

Ettore Bonalberti
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