Cresce il credito d’imposta per le imprese nazionali che producono film: si passa da 5 a 10 milioni di euro. È quanto prevede la bozza di decreto, di cui Public Policy è in possesso, a firma del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini “per il rilancio delle attività culturali e il turismo”, che dovrebbe essere esaminato in uno dei prossimi Cdm. Il credito d’imposta, secondo la bozza, sarà attribuito non più all’opera filmica, ma “all’impresa di produzione esecutiva per ciascun periodo d’imposta”.
“Alle imprese nazionali di produzione esecutiva e di postproduzione – si legge nella legge Finanziaria 2008 così come modificata dalla bozza di dl – è riconosciuto un credito d’imposta, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 e per i due esercizi successivi, in relazione a film, o alle parti di film, girati sul territorio nazionale, utilizzando mano d’opera italiana, su commissione di produzioni estere, in misura pari al 25% del costo di produzione della singola opera e comunque con un limite massimo, per ciascuna impresa di produzione esecutiva per ciascun periodo d’imposta, di euro 10 milioni euro”. SOR