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Ecco le basi ideali per un vero Centrodestra popolare e liberale

Protezionismo

Da una ragionata riflessione ci pare, dunque, che in Italia sia in atto più che mai un processo di “sudamericanizzazione”. Un’inclinazione che colpisce tanto le élite quanto il resto della popolazione nel dialogo pubblico che queste sviluppano.

I sintomi sono gli stessi di Paesi Sudamericani come l’Argentina o il Venezuela: sempre più scarsa tutela della proprietà privata, fisco predatorio e processi fiscali impari, certezza del diritto volatile, domanda di maggiore spesa pubblica e inflazione, protezionismo doganale, confusione e inefficienza istituzionale, strapotere delle burocrazie, assottigliamento della classe media, riaffiorare del nazionalismo, messaggi politici iper semplificati, dibattito pubblico rissoso, rincorsa continua del consenso. Invece di adeguarsi agli standard dell’Europa del Nord con riforme strutturali l’Italia sta giocando al ribasso subendo sempre più sconfitte nel torneo dell’economia mondiale.

Ciò che invece una destra globale dovrebbe fare è quello d’invertire la rotta creando istituzioni inclusive, capaci cioè di valorizzare la proprietà privata, gli investimenti, la concorrenza, alleggerire il fisco e garantire la certezza del diritto. Solo con questa virata, e alleggerendo la barca, il Paese potrà tornare ad essere competitivo nella regata con le altre nazioni del mondo.

Rispetto alla globalizzazione e delle difficoltà che essa pone, gran parte della sinistra e una certa destra sociale sostengono che la crisi economica sarebbe originata dalle politiche neoliberiste a cui bisognerebbe contrapporre politiche pubbliche di pianificazione, secondo cui qualsiasi servizio dovrebbe restare o tornare pubblico, direttamente nelle mani della politica. Noi crediamo, invece, che la globalizzazione ponga delle sfide al capitalismo che impongono un suo ripensamento. Dobbiamo andare verso un capitalismo per le persone e non solo per le grandi famiglie d’industriali e banchieri. Dobbiamo costruire uno spirito popolare del liberalismo, che permetta a ogni cittadino di puntare sul risparmio e sulla proprietà privata.

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