Diceva lo scienziato Stephen Hawking che gli sviluppi nel settore dell’intelligenza artificiale sarebbero stati, molto probabilmente, la più grande invenzione dell’essere umano, ma anche l’ultima.
I COMPITI DI VITAL
Una notizia di queste ore potrebbe esserne la prova: la presenza di un robot in un consiglio di amministrazione a Hong Kong. Il robot si chiama Vital (acronimo di Validating Investment Tool for Advancing Life Sciences) e avrà un ruolo importante nel vertice della Deep Knowledge Ventures, compagnia specializzata in biotecnologia e medicina. Il suo compito sarà quello di analizzare gli aspetti che riguardano i rischi e le aree di investimento dei progetti, grazie ad un sofisticato sistema di algoritmi.
LA GIUSTIFICAZIONE
Un membro del vertice della compagnia ha spiegato al Daily Mail la decisione di includere Vital nel consiglio di amministrazione: “Gli uomini sono emotivi e soggettivi. Posso fare degli errori. Le macchine, invece, possono scegliere il cammino giusto in base all’intuizione e la logica. Sommando questo all’esperienza degli investitori dell’impresa, sarà possibile minimizzare i rischi”.
IL SUCCESSO
Vital ha già portato a termine due compiti con successo. Ora dovrà trovare future tendenze attraverso una base di dati di altre imprese, per prevedere gli investimenti di successo nei settori della biotecnologia, medicina rigenerativa, oncologia, farmaci e bioinformatica. Si spera che a breve Vital riesca ad essere completamente autonomo nel consiglio – fanno sapere dalla società Deep – e possa avere diritto a voto nelle riunioni.
ALTRI CASI
Le sostituzioni di uomini con robot di intelligenza artificiale sta avvenendo anche in altri settori. È il caso dei media. Il giornalista Ken Schwencke del Los Angeles Times creò un algoritmo che produce articoli brevi con le informazioni del Servizio Geologico americano: è stato robot a dare lo scoop – dopo tre minuti – di un avvenuto terremoto.
In Iran, invece, un ragazzo di 27 anni, Akbar Rezaie, ha realizzato un robot che aiuta i bambini a imparare a pregare e a studiare il Corano nella scuola di Varamin, vicino a Teheran.