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Europee 2014, cosa hanno detto Renzi, Grillo e Berlusconi nei comizi di chiusura

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui.

I piazzisti L’ultimo atto della campagna elettorale italiana è stato segnato dai comizi dei tre principali leader. E se Berlusconi ha scelto come location un centro congressi a Milano, Renzi e Grillo si sono sfidati a colpi di piazza. Il primo a Firenze in piazza della Signoria, il secondo a Roma a piazza San Giovanni (il videconfronto sul sito di Repubblica).

Campagna irreale Anche l’ultimo giorno, come i precedenti, è stato segnato da attacchi, urla e insulti (il videoblob della campagna realizzato da Repubblica; laparodia del comico Maurizio Crozza). A San Giovanni il cantante Fabrizio Moro ha riadattato la sua “Gastrite”, portata a Sanremo nel 2008, inserendo la frase “Schifo Giorgio Napolitano” (Repubblica). Gianroberto Casaleggio, dal palco, ha invitato la folla a urlare il nome di Enrico Berlinguer in segno di sfida verso Renzi (Il Fatto Quotidiano). Berlusconi ha lanciato l’allarme: “Se vince Grillo rischio disordini” (La Stampa).

Campagna reale Sul Corriere della Sera Michele Ainis parla di  “smemorati e distratti” e ricorda “le ragioni dimenticate dell’Europa”. “Domani votiamo – scrive – però senza sapere bene per che cosa”.

Chi vince? Secondo le previsioni dei sondaggisti il primo partito alle Europee sarà ancora una volta quello dell’astensione che toccherà il 40%. Per il resto si profila una sfida Renzi-Grillo (Ansa).
*L’astensione non è un crimine (Wired).

Renzi forza 80 L’ultimo giorno di campagna elettorale è stata l’occasione, per il premier, di tracciare un bilancio dei suoi primi 80 giorni a Palazzo Chigi (il materiale della conferenza stampa sul sito del governo). Oggi Renzi rilancia con due appelli agli elettori dalle pagine dell’Unità e di Europa: “L’Italia è già ripartita, tocca all’Europa ora”. Mentre a Prato, il bonus di 80 euro in busta paga, diventa il bonus “Renzi” (TgCom24).

Paura euroscettica I dati contrastanti di Olanda (flop del partito No euro) e Gran Bretagna (affermazione alle elezioni locali degli indipendentisti di Farage) aumentano le incognite sul voto europeo (Repubblica). In un video su La Stampa Marco Zatterin sottolinea che, per ora, l’ondata euroscettica è stata scongiurata (La Stampa) e su Twitter ricorda: I “no-euro” annunciano vertice a BXL per martedì, in scia con Ppe, Pse e leader Ue. Giornata gustosa ma non risolutiva”.

Referendum Il candidato liberale alla presidenza Ue Guy Verhofstadt, sostenuto in Italia da Idv e Scelta europea, anticipa Grillo e lancia sulla rete una consultazione popolare  sull’euro (www.eurolira.eu).

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