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EUROPEE -2, frenata euroscettica
Chiusi i seggi in Olanda e Gran Bretagna, primi Paesi al voto per le elezioni europee 2014. I risultati ufficiali si sapranno domenica ma, secondo i primi exit poll, la temuta rivoluzione euroscettica che doveva partire dall’Olanda per allargarsi al resto dell’Europa sarebbe più contenuta del previsto.
Qui L’Aja L’affluenza al voto è stata piuttosto bassa ma in linea con le precedenti europee (37% rispetto al 36,75% del 2009). Male il partito euroscettico guidato da Geert Wilders che, secondo le proiezioni, sarebbe la quarta forza (12,2%) staccato di 3 punti dai cristiano-democratici del CDA (15,2%) e dai liberali del D66 (15,6%) considerati i veri vincitori della sfida (De Telegraaf). Non brillano i liberali del VVD del premier Mark Rutte fermi al 12,3% né i laburisti del PVDA (9,4%).
Qui Londra Dalla Gran Bretagna arrivano, invece, i risultati parziali delle elezioni locali che si svolgevano in contemporanea con il voto europeo. I primi dati mostrano il calo dei Conservatori del premier Cameron e la contestuale crescita dei Laburisti e dell’Ukip, gli indipendentisti euroscettici guidati Nigel Farage (i risultati in tempo reale su The Guardian).
Altre elezioni In Estonia si è votato online, ma il voto non è poi così sicuro (Techpresident). Oggi alle urne gli elettori della Repubblica Ceca. I sondaggi premiano il movimento Ano 2011, guidato dal miliardario Andrej Babis, che ultimamente ha sposato una linea più filoeuropea e che dovrebbe ottenere attorno al 20% dei consensi (L’Espresso).
Mappa Ma chi sono gli euroscettici? Su Repubblica.it la mappa interattiva dei movimenti antieuro.
Sarkozy remember? L’ex presidente francese torna a parlare. Lo fa con un lungo intervento sul tema dell’Europa pubblicato dal settimanale Le Point e dal quotidiano tedesco Die Welt (Sole 24 Ore).
SANGUE SUL VOTO Domenica anche l’Ucraina sarà chiamata alle urne. Ieri nell’est del Paese, nella regione di Donetsk, nuovi scontri tra ribelli filorussi e esercito ucraino: 16 soldati sono morti (Kyiv Post).