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Europee 2014, la scommessa di Boldrin, Giannini e Tabacci

Dire che la lista Scelta Europea ha avuto una gestazione travagliata significa voler ricorrere a un affettuoso eufemismo. Infatti la lista che si richiama all’alleanza liberal-democratica europea Alde è il frutto di passi in avanti, ritirare e avanzamenti improvvisi che i lettori di Formiche.net ricorderanno.

(TUTTI I CANDIDATI DI SCELTA EUROPEA ALLE ELEZIONI DEL 25 MAGGIO)

Dopo la prima presentazione pubblica, alla presenza del candidato alla presidenza della Commissione europea, Guy Verhofstadt, e pure con un caloroso saluto augurale di Romano Prodi ma nell’atarassia di Mario Monti, i movimenti che avevano partecipato al lancio della lista – Fare per fermare il declino capitanato da Michele Boldrin, Scelta Civica coordinata dal ministro Stefania Giannini e Centro democratico guidato da Bruno Tabacci – sono stati attraversati da tensioni in particolare per la volontà del montiani di Scelta Civica di avere un rilievo maggiore e dalle perplessità subentrate da parte di alcuni montiani sulla natura eterogenea della lista, come fu evidenziato ad esempio da una intervista del senatore di Scelta Civica, Pietro Ichino, a Formiche.net.

(ECCO IL PROGRAMMA DI SCELTA EUROPEE PER IL VOTO DEL 25 MAGGIO)

Ai rilievi di Ichino e di Andrea Romano risposero sempre su Formiche.net sia il leader di Fare, Michele Boldrin, che il segretario organizzativo del Centro democratico di Bruno Tabacci, Pino Bicchielli. Sta di fatto che alla fine i tre movimenti hanno trovato un accordo definitivo e hanno sostenuto la lista. Obiettivo comunque è quello di raggiungere la soglia minima del 4 per cento. Ce la faranno?

(ELEZIONI EUROPEE: TUTTI I PROGRAMMI E LE LISTE A CONFRONTO)



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