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Floris cambia verso nelle interviste a Renzi

Gufo, bersaniano, lettiano o addirittura grillino? Chissà quali improperi si beccherà ora Giovanni Floris per aver osato ribattere al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Dopo una serie di interviste molto poco incalzanti al presidente del Consiglio viste ultimamente in tv, stupiscono in positivo le scintille di ieri sera a Ballarò.

Il premier ha rivelato a Maurizio Belpietro, uscendo dagli studi di via Teulada, di essersi divertito a battibeccare con Floris. L’impressione è invece che il “rullo compressore” di Palazzo Chigi non si aspettasse di essere “fermato” proprio su una rete del servizio pubblico e per di più considerata da sempre quella più a sinistra. Tanto che, non appagato della abbondante intervista su Rai Tre, ieri sera ha voluto aggiungere su Twitter: “Niente paura. Il futuro arriverà anche alla Rai. Senza ordini dei partiti. #cambiaverso #italiariparte”.

A cambiare verso ieri, a dire la verità, è stato soprattutto il conduttore di Ballarò, molto poco ossequioso, almeno rispetto agli standard a cui si è abituati con questo tipo di interviste. Nessun timore reverenziale: Floris ha punzecchiato Renzi soprattutto sulle coperture degli 80 euro.

Per difendersi, il presidente del Consiglio ha battuto sui necessari tagli alla Rai: “Caro Floris, mi dispiace ma tocca anche a voi”. Renzi sembrava molto stupito dal fatto che il giornalista non fosse d’accordo con lui. Ma la risposta del conduttore di Ballarò che non ha mai perso la calma è andata dritta al punto: “Non fraintenda, se anche fossi d’accordo le farei le domande per non andare d’accordo. È il mio lavoro”.

Una lezione che giornalisti e premier dovrebbero ricordare più spesso.

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