Le assicurazioni riprendono quota. La raccolta dei premi nel 2013 è stata di quasi 126 miliardi, il 12,9% in più rispetto al 2012. Lo scrive l’Ania nell’edizione 2014 dei Premi del lavoro diretto italiano. A guidare la classifica generale (danni e vita) dei gruppi assicurativi è Generali, con 20,4 miliardi di premi emessi, il 2,2% in più rispetto al 2012. La raccolta del Leone rappresenta il 16,23% del totale.
Vita in crescita, Danni in crollo
I primi due numeri, però, tutti in positivo non sono sufficienti a far cantare vittoria alle compagnie assicurative italiane. Andando appena sotto la superficie, si trovano già importanti differenze tra i rami danni e vita. Mentre il settore Vita, dopo due esercizi negativi, hanno visto la raccolta crescere del 22,2% a 87,9 miliardi; il comparto danni, a causa del forte calo dei rami Rc Auto, sono in flessione del 4%, poco oltre i 38 miliardi.
Unipol prima nei Danni
E nei danni, la prima della classe è Unipol (comprendendo anche i risultati di Fonsai con cui si è fusa): 9,7 miliardi con un calo del 7,7%, un valore che rappresenta oltre un quarto del totale premi nel ramo danni; includendo anche il settore vita il gruppo bolognese diventa terzo in classifica (15,69 miliardi, il 12,4% del mercato), in diminuzione dell’1,6%. Tornando ai danni, seconda nella classifica è Generali (7,03 miliardi; -7,1%), terza Allianz (4,4 miliardi; -0,5%). Ai primi tre gruppi fa capo oltre il 55% della raccolta totale dei comparti.
Intesa guida il comparto Vita
Mentre il leader delle assicurazioni sulla vita è stata Intesa Sanpaolo, con 17,142 miliardi in premi raccolti (+72,1%), pari a una fetta del mercato pari al 19,5%; nella classifica generale Intesa è seconda con 17,374 miliardi, ovvero il 13,7% del mercato (+70,6%). A seguire, ancora Generali (13,4 miliardi la raccolta, in rialzo del 7,8%); il Leone è seguito a ruota da Poste Vita, cresciuta del 25,3% a 13,17 miliardi. I tre gruppi hanno un’incidenza totale nel ramo vita di quasi il 50%. Nel vivace ramo Vita la top ten è tutta in crescita, l’unico segno meno nelle prime dieci posizioni del vivace ramo vita è Mediolanum, che ha visto la raccolta crollare del 41%.
Generali sbanca tutti
La classifica globale, dunque vede sul podio Generali, Intesa – trainata dalla crescita del rano Vita – e Unipol. A seguire Poste Vita (13,24 miliardi, +25,3%) che è anche la prima nella classifica delle imprese singole; Allianz (10,32 miliardi; +8,6%), Mediolanum, BNP Paribas, Cattolica Assicurazioni, Zurich e Axa.
Agli agenti i Danni, agli sportelli il Vita
E vendiamo ai canali di distribuzione: a farla da padrone sono gli agenti che hanno in mano l’80,5% del mercato avendo intermediato 27,1 miliardi, broker e vendita diretta hanno fette uguali, ciascuna del 7,9%. Gli sportelli bancari devono accontentarsi di un risicato 3,6%, mentre ai promotori finanziari restano le briciole. Nel vita sono stati invece gli sportelli bancari – incluse le Poste – a fare la parte del leone: con il 59,3% del totale dei premi intermediati, in decisa crescita rispetto al 2012, quando questa percentuale era del 48,5%. Seguono i promotori finanziari (16,5%) e gli agenti sono al terzo posto con il 14,4% del mercato (era il 16,3% nel 2012), la vendita diretta riesce a piazzare l’8,9% dei premi e ai broker rimane lo 0,9%.