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La vacanza romana del trader francese Kerviel

Alle 15 di oggi Jérôme Kerviel si dovrà presentare al commissariato di polizia d Mentone. L’ex trader di Sociéte Générale è stato condannato a cinque anni di carcere (ne dovrà scontare tre) per aver fatto perdere nel 2008 alla sua banca 4,9 miliardi di euro con operazioni a rischio sui derivati.

Ieri il colpo di scena. Arrivato al confine dopo settimane in marcia a piedi per denunciare le storture della finanza, Kerviel ha deciso di non consegnarsi alla giustizia francese.

Attenderà in Italia una risposta del presidente François Hollande sull’immunità, ha spiegato l’ex trader che lo scorso marzo aveva visto la condanna confermata comminata nel 2010 confermata dalla Corte di cassazione, che aveva tuttavia annullato la parte della sentenza che lo obbligava a risarcire le perdite.

Dall’Eliseo il capo di Stato francese ha fatto sapere che se il 37enne Kerviel chiederà la grazia, la domanda sarà esaminata. Ai microfoni di France 2 ha però spiegato di non aver intenzione di chiedere la grazia. “Se mi voglio cercare che vengano a farlo”, ha spiegato mentre si trova a poca decine di metri dalla frontiera.

Il confine è stata l’ultima tappa del pellegrinaggio tra Parigi e Roma, dove ha avuto anche un udienza con papa Francesco, traendo ispirazione sia dall’incontro sia dalle parole del pontefice contro “l’idolatria del denaro”, ricorda il Financial Times, che all’inizio di maggio dedicava un reportage al viaggio a piedi di Kerviel.

Voglio promuovere il messaggio del Papa su un sistema profondamente sbagliato”, ha spiegato al quotidiano della City che ricorda come l’ex operatore finanziario sia diventato negli anni una sorta di anti-eroe.

Come sottolinea Les Echos, Kerviel è considerato il simbolo della deriva del sistema finanziario, capace di attirare la simpatia di personaggi diversi, dal vescovo di Gap, monsignor Jean Michel Di Falco, al leader del Parti de Gauche, Jean-Luc Mélenchon.

La sua strategia, continua il quotidiano economico francese, è chiara e consiste nel presentarsi come vittima del sistema, cosciente di aver fatto un lavoro che lo ha traviato e ha enfatizzando quelle che, nella vicenda, sono le responsabilità della stessa Sociéte Générale e dei suoi superiori. Gli stessi suoi sostenitori chiedono sia fatta luce su tutta la vicenda e che quindi Kerviel non passi un giorno in carcere.

Resta da capire se, scaduto il termine di domenica pomeriggio, la Francia spiccherà un mandato d’arresto contro il trader, chiedendo all’Italia di eseguire il fermo.


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