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Tessile-moda, rischio perdita da 530 mln per la crisi russa

La crisi in Ucraina e il deprezzamento del rublo rischiano di costare caro al sistema moda italiano. Secondo una stima elaborata in esclusiva per Pambianconews dal Centro Studi di Smi, a causa di questi due fattori che incidono e continueranno a incidere sulle esportazioni in Russia, il danno per il tessile-moda tricolore potrebbe arrivare a toccare circa 530 milioni di euro. Un dato rilevante soprattutto se si considerano i dati congiunturali relativi al 2013, provenienti sempre da Smi, che vedevano la Russia al sesto posto nella classifica dei principali bacini dell’export italiano. Nei primi sette mesi del 2013 le vendite di prodotti italiani tessile-moda in Russia hanno raggiunto 832 milioni di euro (+4,6%) e pesano per il 5,1% sul totale dell’export. Lo scorso marzo l’allarme era stato lanciato da Unic, l’organismo di settore della Confindustria legato al settore conciario ed era legato al provvedimento firmato dal governo russo che, in sostanza, introduceva restrizioni nelle esportazioni di pellami grezzi e semilavorati equini e bovini fuori dai confini del Paese. Secondo l’associazione di categoria la misura potrebbe comportare un crollo del fatturato di 550 milioni di euro a livello europeo, indotto compreso.


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