Il suo Movimento Nuova Repubblica ha superato quota duecento amministratori locali alle scorse comunali. “Un ottimo risultato – dice Manfredi Ravetto, ex team manager di Formula uno – che significa soprattutto tanti voti”. Magari da portare in dote a Italia Unica, la nuova creatura politica di Corrado Passera.
NO VIP ZONE
Ravetto era tra i “100 Unici” sabato sul palco degli Studios di via Tiburtina a Roma a fianco dell’ex ministro del governo Monti (GUARDA LE FOTO DI PIZZI). Cento tra professionisti, manager e impiegati in differenti settori che hanno scelto di sottoscrivere la “carta di identità di Italia unica”: “Qualcuno si aspettava di vedere il parlamentare di lunga militanza o il nome noto. Invece erano tutti volti nuovi, si avvertiva un’atmosfera di novità assoluta”, racconta il leader di MNR a Formiche.net. Nessun’area o trattamento riservato per i vip presenti, dal presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick all’ex capo del Viminale Anna Maria Cancellieri, sparsi in sala tra le persone comuni, fa notare.
TERRITORIO
Un discorso di quasi tre ore per l’ex consigliere delegato di Intesa che ha posto l’accento sull’importanza della buona politica locale, vista con mano nel suo tour in 30 tappe per l’Italia : “Il radicamento sul territorio è la nostra idea ispiratrice, bisogna ripartire dai sindaci”, dice Ravetto.
LE CRITICHE
Passera si pone come il leader del polo moderato, futuro competitor di Matteo Renzi. Alla domanda che in molti si pongono, “come farà a diventare il leader di un centrodestra unitario senza avere il placet dei maggiorenti degli attuali partiti di centrodestra”?, il manager spiega che l’idea di Passera è quella di “superare la logica degli attuali partiti, non di stringere accordi con loro”.
LA FASE COSTITUENTE
Gli incontri tra i 100 Unici proseguiranno questa estate fino alla fase costituente del nuovo partito in autunno: “A differenza di altre realtà, Passera ci ha messo la faccia e ha chiarito fin da subito che il suo sarebbe stato a tutti gli effetti un partito. Niente think tank, niente fondazioni, un partito”.
LE REGIONALI
All’orizzonte, le Regionali del prossimo anno e la difficile missione di riconquistare il Nord per il centrodestra. Il manager veneto che in questi anni ha stretto un forte legame con il sindaco di Verona Flavio Tosi la butta lì: “A Italia Unica servirà un ottimo candidato governatore per il Veneto, tra Passera e Tosi vedo molti punti di contatto”.