Skip to main content

Attraversare il deserto

Il centrodestra è stato travolto dagli errori di Berlusconi e dal conseguente successo di Renzi. Ora va ricostruito tutto. Il ruolo di NCD. La Leopolda dei moderati.
Il centrodestra e’ in crisi. Senza se e senza ma. Pensare il contrario significa solo mettere la testa sotto la sabbia. Del resto il voto europeo e’ li a dimostrarlo. Due fattori sono all’origine di questa situazione. Il fallimento politico di Berlusconi, che non è riuscito a fare quella rivoluzione liberale tante volte promessa, e di converso l’ascesa di Renzi che sembra aver raccolto da Berlusconi il testimone del tanto atteso cambiamento politico. Anche per questo secondo aspetto la dimostrazione più lampante viene dal voto europeo.
Di fronte a questa realtà il centrodestra e’ come ipnotizzato, incapace di muoversi e di prendere iniziative. L’unica risposta, per ora, viene dalla Lega che sbandiera un populismo e una demagogia anti-europea che non può certo essere nel DNA di una forza politica moderata. Per il resto silenzio assoluto.
Bisogna armarsi di pazienza e prepararsi ad attraversare il deserto. Ricostruire il centrodestra non sarà ne’ semplice ne’ facile.
Non illudiamoci. Con Forza Italia, Berlusconi imperante, non si può dar vita a niente di nuovo. Se Berlusconi e’ in campo può cambiare la forma ma la sostanza resta la stessa. Non è più il tempo, se mai lo è stato, di partiti padronali e quando uno, come ha fatto il Cav. qualche giorno fa, mette la firma sotto una fideiussione da oltre 80 milioni di euro, il minimo che possa fare e’ pretendere che gli altri facciano solo quello che dice lui. Il che avviene puntualmente. Dopo 20 anni e visti i risultati, non è il caso di riprovarci. Fratelli d’Italia guarda al passato. E’ un’operazione nostalgica venata di populismo e demagogia. Il movimento di Passera e’, per ora, un oggetto misterioso, ne vedremo gli sviluppi. Resta NCD. Il 4,4 per cento, nonostante le dichiarazioni ufficiali, e’ stato una mazzata. Tutti si aspettavano almeno il doppio. Il gruppo dirigente del partito e’ come tramortito. Non si muove e non prende iniziative. Qualcuno punta a ricucire con Forza Italia, altri non sono d’accordo. Il risultato e’ l’immobilismo. Bisogna reagire. Una delle ragioni della nascita del partito e’ stata la democrazia interna e la convinzione che le decisioni non dovessero essere calate dall’alto ma venire dalla base. Bisogna ripartire da lì. Convocare subito un’Assemblea Nazionale e decidere insieme cosa fare. Noi crediamo che da quell’assise debba essere lanciata la proposta, di cui da più parti si discute, di tenere una sorta di Stati generali del centrodestra. Un grande Convention, sullo stile radicale, o se si preferisce della Leopolda di Renzi, dove si mette a punto strategia, tattica e carta dei valori. Poi via alla costruzione, sul territorio, di strutture agili e snelle. Insomma NCD, dopo il voto europeo, non può più essere il nuovo contenitore del centrodestra ma può essere il lievito da cui far nascere un centrodestra davvero nuovo. Senza qualche soggetto politico che prenda l’iniziativa della convocazione anche l’ipotesi degli Stati generali del centrodestra non decolla. Alternative non ce ne sono. Aspettare significa solo sparire.


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter