Silvio Berlusconi #cambiaverso sui diritti degli omosessuali. Un colpo di scena, per chi conosce bene Berlusconi. Per anni si è detto contrario, ribadendo come un mantra che la sola famiglia è quella tra un “uomo e una donna”, ora ci viene il dubbio che fosse più illuminato di quanto non credessimo. Doveva tenere unito un partito di centro-destra e destra, a tratti xenofoba e omofoba, e quindi ha sacrificato per 10 anni il tema dei diritti LGBT sull’altare della stabilità interna del proprio movimento e della propria alleanza di Governo.
Oggi, dopo l’apertura dirompente della fidanzata Francesca Pascale, Berlusconi si dice favorevole. Anzi, sottolinea una cosa che pure Stefano Rodotà ha detto, nella prefazione al libro di Winkler e Strazio, “l’abominevole diritto”, ossia che per una società democratica occidentale, il tema dei diritti civili è urgente e coinvolge la dignità e il principio di uguaglianza.
Sembra quasi più aperto di Matteo Renzi, che invece ha disertato il gaypride e ha ribadito che non è d’accordo né per il matrimonio omosessuale né per le adozioni.
E allora è proprio vero, la società sta cambiando. Ma in modi che non ti aspettavi.
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