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Che trambusto su nomine e regole europee

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POLTRONE EUROPEE Via libera a Juncker (il ritratto della Stampa) alla presidenza europea da parte di Renzi, che però chiede linee programmatiche chiare prima che nomi. Tra i punti principali del vertice dei 28, la flessibilità sulle regole di bilancio e la facilitazione degli investimenti pubblici per uscire dalla stagnazione economica (Repubblica).

Questione di flessibilità La possibilità di non contabilizzare nel Patto di Stabilità quanto viene versato per il cofinanziamento dei fondi Ue è stato al centro di un’accesa discussione tra il premier italiano e la cancelliera tedesca durante il prevertice di ieri (Corriere). Nella notte altre modifiche alla bozza di Van Rompuy hanno aiutato a distendere i toni (Huffington Post)

Gli altri nomi A Renzi starebbe particolarmente a cuore la carica dell’alto rappresentante per la politica estera, che potrebbe andare al ministro Mogherini (La Stampa). Fa di nuovo capolino anche il nome di Letta per la presidenza Ue, caldeggiato in particolare da Francia e Gran Bretagna (Huffington Post).

Nessuna fretta Visto che i mandati degli attuali ministri europei scadono soltanto a fine ottobre,si potrebbe addirittura posticipare tutto a un vertice straordinario il 17 luglio a Bruxelles.

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