“L’austerità ha fallito. Riprendiamoci la crescita, riprendiamoci l’Europa”. E’ con questo slogan che, giovedì 26 giugno alle 13 (Sala Stampa della Camera dei Deputati Via della Missione 4, a Roma) i componenti del comitato promotore per un referendum contro il Fiscal Compact illustreranno le ragioni della iniziativa referendaria e descriveranno i quattro quesiti, alla presenza di alcuni tra gli esponenti delle forze sociali e politiche che hanno già preannunciato il loro sostegno alla campagna.
LA LEGGE NEL MIRINO
I quattro quesiti referendari hanno per oggetto alcune disposizioni della legge n.243 del 2012, legge che ha dato attuazione al principio di equilibrio dei bilanci pubblici.
LE MIRE DEL REFERENDUM
Con questi referendum si intendono abrogare alcune disposizioni che prescrivono modalità attuative del principio di equilibrio dei bilanci che non sono previste dalla Costituzione, né imposte dalla normativa europea. Si tratta di disposizioni che danno luogo ad un’applicazione “ottusa” del principio di equilibrio dei bilanci. Le disposizioni che sono oggetto dei quattro quesiti, infatti, impongono o consentono decisioni pubbliche inutilmente vessatorie e pericolosamente restrittive per l’economia, il lavoro, lo sviluppo del Paese.
L’AMMISSIBILITA’
L’approvazione dei quesiti referendari non metterà a rischio il principio costituzionale di equilibrio dei bilanci, né comporterà la violazione degli obblighi assunti in sede europea o internazionale, ma eliminerà le storture applicative che sono state stabilite dalla legge n. 243 del 2012.
IL COMITATO PROMOTORE
Il Comitato promotore è formato da personalità di diversa formazione culturale e sensibilità politica, accomunate dalla critica ai vincoli europei dell’austerità e dalla consapevolezza dell’urgenza di una svolta espansiva alle politiche economiche nell’interesse generale della collettività.
1) Mario Baldassarri, prof. univ. di economia politica
2) Danilo Barbi, impegnato nel Sindacato CGIL
3) Leonardo Becchetti, prof. univ. di economia politica
4) Mario Bertolissi, prof. univ. di diritto costituzionale
5) Melania Boni, dirigente pubblico
6) Flaviano Bruno, consulente
7) Rosella Castellano, prof. univ. di finanza matematica
8) Massimo D’Antoni, prof. univ. di scienza delle finanze
9) Paolo De Ioanna, consigliere di Stato
10) Antonio Pedone, prof. univ. di scienza delle finanze
11) Laura Pennacchi, responsabile Forum Economia CGIL
12) Nicola Piepoli, presidente Istituto Piepoli
13) Gustavo Piga, prof. univ. di economia politica
14) Riccardo Realfonzo, prof. univ. di economia politica
15) Giulio M. Salerno, prof. univ. di diritto pubblico
16) Cesare Salvi, prof. univ. di diritto civile