Skip to main content

Domande e risposte sulla Leopolda Blu

Intervista a Lorenzo Castellani, direttore editoriale de “La Cosa Blu“, che con la sua proposta di Leopolda del centrodestra dalle colonne di Formiche.net ha suscitato un vasto dibattito nei social e tra gli addetti ai lavori dell’area moderata, con citazioni sui quotidiani (qui Libero, Fatto Quotidiano e Tempo) e anche sulle riviste (oggi la politologa Sofia Ventura nella sua rubrica sul settimanale l’Espresso)

(LO SPECIALE DI FORMICHE.NET SULLA LEOPOLDA DI CENTRODESTRA)

Una Leopolda di centrodestra. La prima critica è quasi obbligata: perché usare un copyright renziano?
“Leopolda” è una espressione giornalistica che ha catalizzato l’attenzione dei media e permesso di attivare il dibattito di cui si dice sopra. E’ sinonimo di un evento fresco, costruito sui cittadini e non sulle nomenklature, con le idee al centro. Ovviamente lo cambieremo e troveremo un nome molto più bello e accattivante, “Leopolda di centrodestra” è solo una semplificazione mediatica.

Un’altra questione ci pare rilevante. Chi dovrebbe contribuire a questa manifestazione? E chi sarebbe il Renzi della situazione? Perché ha senso una Leopolda senza un Renzi?
Alla manifestazione contribuiranno tutti i primi firmatari de www.contrattoperilcentrodestra.it. Sono giovani direttori di testate online, think tank e associazioni che coprono tutte le porzioni culturali del centrodestra, poi ci sono i consiglieri regionali, decine di amministratori locali, imprenditori, professionisti, studenti e lavoratori. Non serve un Renzi della situazione, qui possono esserci tanti potenziali Renzi di centrodestra, ma la prima cosa è formare una squadra trasversale ai partiti che possa rompere attriti, cerchi magici e catene della conservazione partendo da due elementi: un programma condiviso e nuove forme di partecipazione. Una Leopolda senza Renzi ha senso per dimostrare che esiste una comunità di persone prima delle divisioni partitiche che vuole stare insieme su alcuni punti e dimostrare che il centrodestra può ripartire dal basso. Qui siamo oltre Renzi, non un one-man show, ma la spinta trasversale di tante persone diverse che vogliono innovare il centrodestra. Poi è grazie ad eventi e processi come questi che si creano nuove leadership dato che questi non crescono sugli alberi, non si comprano al supermercato, non si investono dall’alto né si formano per successione dinastica.

Leopolda e primarie. Sono questioni certamente collegate. Che modello propone? E possono prescindere da Forza Italia e dalle decisioni di Berlusconi?
Penserei ad un modello all’americana, più serio di quello del PD, con una pre-registrazione reale on-line per avere diritto al voto e aperte a tutti coloro che si sentono di centrodestra. Berlusconi ha certamente ancora molta influenza ma non può andare avanti cosi: Forza Italia è in caduta libera e il centrodestra dilaniato dalle divisioni. Se il centrodestra italiano vuole superare questo momento lasciando al Paese ciò che si era avviato nel 1994 Berlusconi dovrebbe ascoltare ciò che gli elettori gli hanno sempre chiesto e non ciò che la sua corte gli suggerisce per convenienza: salvare il bipolarismo, ricomporre il centrodestra, avviare una fase costituente, predisporre primarie a tutti i livelli, fare un passo di lato. Perché questo accada serve una spinta dal basso e da tutti i lati: noi vogliamo darla. Bisogna salvare le idee, non le poltrone romane.

I ballottaggi hanno “formattato” Cattaneo, che pareva in ascesa. Che segnale è per le nuove leve di FI e più in generale del CDX?
E’ il segnale che la “formattazione”, per usare lo slogan di Cattaneo, non può accontentarsi di rivendicare i coordinamenti del partito come è stato fatto. Gli elettori, locali e nazionali, se ne accorgono se non cambi davvero e, come in questo caso, ti puniscono. Il rinnovamento deve essere qualcosa di più forte: una visione ideale e strategica dell’Italia, l’aggiornamento del software del centrodestra. Anche da giovani c’è sempre qualche paura nel cambiamento, ma quando perdi cosi male è il momento del coraggio. Le nuove prospettive vanno cercate suonando al centrodestra la sveglia delle idee e della partecipazione.

(l’intervista completa si può leggere sul sito di Get Up)

(APPELLO, INTERVENTI, INTERVISTE. ECCO LO SPECIALE DI FORMICHE.NET SULLA LEOPOLDA DI CENTRODESTRA)


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter